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“C’è mancato solo il gol.” Che è poi l’essenza del calcio, dettaglio
non trascurabile… Ma a parte gli scherzi, la chiave di lettura dei due
match disputati dal Monza contro Spal ed Empoli è proprio questa:
la mancanza del gol a corollario di due prestazioni che hanno già
formulato un responso, e cioè che la squadra biancorossa è in
grado di recitare un ruolo da protagonista nel campionato appena
iniziato. Soprattutto in terra toscana, la formazione di Brocchi ha
fornito una prestazione che, al netto di inevitabili imperfezioni da
correggere, fa ben sperare su quello che potrà essere il leit motiv
della stagione.
Il cartello “lavori in corso” rimarrà ancora ben in vista per qualche
settimana, tuttavia si scorgono già confortanti segnali di coesione
del gruppo, particolare non da poco considerando la rivoluzione
attuata dalla dirigenza per consegnare a Brocchi una rosa
fortissima e intercambiabile, in grado di reggere l’onda d’urto di un
campionato come quello di serie B dove quasi sempre conta più la
spada che il fioretto. Vero che alla casella “gol fatti” c’è ancora uno
zero beffardo e irriverente, ma le occasioni per andare a segno sia
con la Spal che con l’Empoli sono state tante, soprattutto contro la
formazione toscana. Un pizzico di imprecisione e, soprattutto, la
bravura per portiere Brignoli hanno impedito ai biancorossi di fare
bottino pieno.
Francamente non abbiamo motivi che inducano a ritenerci
insoddisfatti; con la dovuta pazienza i risultati arriveranno, questa è
una certezza più che una speranza. Con buona pace degli eterni
pessimisti e di quelli che dopo due giornate mettono già in
discussione l’allenatore: “Perché gioca tizio e non Caio?” “Eh ma
con quello là in panchina, non si va da nessuna parte…”
“Quello là” , da calciatore ha disputato oltre 200 partite in serie A,
ha vinto uno scudetto, due Champions, due supercoppe europee e
due italiane, una coppa del mondo per club. Saprà qualcosa di
calcio più dei soliti “So tutto” da bar Sport, oppure no? E allora

lasciamolo lavorare in pace! Gioca tizio e non Caio perché, punto
primo, la rosa a disposizione è formata da giocatori sullo stesso
livello, punto secondo serve una formazione equilibrata e non
sprovveduta tatticamente. Giocare per vincere non significa andare
all’arrembaggio rischiando di perdere la faccia oltre che la partita.
Ora arriva la sosta, e mister Brocchi avrà modo di effettuare
qualche esperimento in più senza l’assillo del risultato e dei tre
punti. Poi, sotto col Vicenza: sfida suggestiva e in un certo senso
“classica” del campionato cadetto. Con l’augurio che il gol smetta di
chiamarsi desiderio e cominci a regalare a tutti noi il suo sapore
unico e inconfondibile…

Gianni Santoro

https://www.youtube.com/watch?v=E9Cgm1I04_U&t=1s