Ore decisive a Strasburgo per l'eurodeputata brianzola: 'Oggi si decide il mio destino'
Il Parlamento europeo vota la revoca dell’immunità: la brianzola lancia un appello ai colleghi prima del verdetto
Alle ore 12 di oggi, martedì 7 ottobre, il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, è chiamato a votare sulla richiesta di revoca dell’immunità parlamentare presentata dal governo ungherese nei confronti di Ilaria Salis. Si tratta del voto definitivo, dopo che lo scorso 23 settembre la Commissione Affari giuridici (JURI) aveva già espresso parere favorevole al mantenimento dell’immunità.
Sulla sua pagina social, l’eurodeputata monzese ha scritto:
Martedì 7 ottobre, alle ore 12, il Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo, voterà sulla richiesta di revoca della mia immunità parlamentare da parte del regime di Orban. In questi mesi la Commissione affari giuridici (JURI), composta da 25 membri in rappresentanza proporzionale dei gruppi politici, ha esaminato in modo approfondito il dossier relativo al mio caso e infine ha raccomandato di conservare l’immunità e respingere la richiesta ungherese.
La stessa Ilaria Salis ha ricordato che la decisione si basa
principalmente sul riconoscimento del cosiddetto fumus persecutionis, ossia del rischio di persecuzione politica – come del resto dovrebbe apparire evidente a chiunque abbia seguito la mia vicenda con onestà intellettuale.
Immunità e stato di diritto: un voto politico per l’Europa
L’eurodeputata brianzola auspica che:
le mie colleghe e i miei colleghi voteranno, come sempre, in linea con la raccomandazione della Commissione JURI.
La votazione di oggi, infatti, rappresenta non solo una questione personale, ma anche un test per la credibilità del Parlamento europeo nel difendere lo stato di diritto e i principi democratici.
Negli ultimi mesi la sua storia ha suscitato un forte dibattito, anche in seguito alla pubblicazione delle coordinate del carcere ungherese dove il governo di Viktor Orbán intendeva trasferirla. Il voto odierno segnerà dunque un momento chiave in una vicenda che ha oltrepassato i confini nazionali per diventare simbolo della difesa dei diritti umani e della libertà politica.
