Monza e il futuro della mobilità: la città unita per chiedere la metropolitana

Prolungamento metropolitana Monza: una necessità per il futuro

 

 

Il grido è unanime: Monza chiede la metropolitana. E lo fa in modo compatto, con imprese, sindacati, ospedali, istituzioni e associazioni che si sono riuniti nella sede di Assolombarda per sostenere il prolungamento della metropolitana M5. Il messaggio è stato chiaro: basta rinvii, serve una scelta concreta per il futuro del territorio brianzolo.

 

Il Sindaco di Monza, Paolo Pilotto, ha sottolineato l’importanza del progetto definendolo un vero bisogno per una città che ogni giorno vede muoversi circa 200.000 potenziali passeggeri. Numeri che raccontano un’esigenza reale e non più rimandabile. “Questo non è solo un progetto. È un bisogno vero”, ha dichiarato il primo cittadino durante l’incontro. E i numeri parlano chiaro: con l’arrivo della metropolitana, Monza potrebbe togliere dalla strada fino a 30.000 auto al giorno, riducendo traffico, smog e tempi di percorrenza per migliaia di lavoratori e studenti.

Metropolitana Monza: meno traffico e più sostenibilità

 

 

Il prolungamento della metropolitana a Monza non è più solo un sogno, ma una priorità condivisa da tutto il territorio. Ridurre il traffico significa anche migliorare la qualità dell’aria, abbattere l’inquinamento acustico e garantire spostamenti più veloci e sicuri. Oggi spostarsi da Monza verso Milano o altre aree della Brianza richiede spesso tempi lunghi e stressanti, aggravati da code interminabili e mezzi pubblici insufficienti.

 

Con questa infrastruttura, Monza diventerebbe più sostenibile, moderna e vivibile, un passo in avanti fondamentale per una città che punta a diventare un polo strategico per l’intera area metropolitana lombarda. Questa volta la richiesta non arriva da una sola voce politica, ma da un’intera comunità fatta di aziende, cittadini, istituzioni, tutti uniti per chiedere quello che ormai non è più un privilegio, ma un vero e proprio diritto.

 

Giovedì prossimo il Sindaco porterà la richiesta direttamente al Ministero delle Infrastrutture, ma per la prima volta Monza non è sola: dietro di lui c’è tutto un territorio che chiede risposte e investimenti per un futuro migliore.

 

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Alessandro Sangalli