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La regione Lombardia è da sempre una fucina di talenti calcistici di primo livello. Oltre a poter vantarsi di avere dato vita a squadre storiche come il Milan, l'Inter, l'Atalanta o il Brescia, questa regione è anche luogo di origine di tanti calciatori dal grande talento. Se prendiamo in considerazione la Brianza troviamo due figure in grado di scrivere la storia del calcio italiano negli anni '90. Stiamo parlando di Demetrio Albertini e Pierluigi Casiraghi, i quali sono partiti dalla loro terra d'origine per arrivare fino ai grandi palcoscenici europei con le loro squadre di club e addirittura a disputare un mondiale con la nazionale italiana, ossia quello del 1994. In quell'occasione, guidati da un Roberto Baggio in stato di grazia, gli azzurri arrivarono secondi dopo aver perso la finale contro il Brasile ai calci di rigore, ma sia Albertini sia Casiraghi avrebbero dato un contributo importante alla conquista della medaglia d'argento.

Albertini, mediano metodista dal gran piede e dall'ottima visione di gioco, è stato per anni il metronomo del Milan, mentre Casiraghi ha iniziato a farsi notare nei grandi palcoscenici con la maglia della Juventus, oggi la grande favorita alla vittoria dello Scudetto secondo le migliori scommesse disponibili sul web. I due si sarebbero poi ritrovati in nazionale ma non avrebbero mai condiviso lo spogliatoio di una squadra di club. Albertini, il quale ha deciso poi di mettersi in politica candidandosi addirittura alla poltrona di presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio, è stato quello tra i due in grado di vincere più trofei, soprattutto perché facente parte di un Milan strepitoso e terribilmente concreto con Fabio Capello al comando. I suoi dieci anni nel club rossonero sono stati coronati da una serie impressionante di titoli, con i cinque Scudetti e le tre Coppe dei Campioni come principale biglietto da visita. Giocatore affidabile e perno del gioco di un Milan straordinario, Albertini è stato l'ultimo grande regista italiano prima della trasformazione di Andrea Pirlo da parte di Carlo Mazzone. Capace di riciclarsi nelle seguenti tappe alla Lazio, con la quale conquistò una Coppa Italia, e al Barcellona, dove insieme a Ronaldinho ed Eto'o conquistò un titolo nazionale, Albertini è stato sempre ammirato per la sua grande pacatezza e concretezza nel gioco in mezzo al campo. Cresciuto proprio nelle giovanili del Monza, Casiraghi è stato un centravanti molto abile di testa e abilissimo nelle sponde. Nonostante non fosse un attaccante estremamente prolifico, fu autore del goal nello spareggio tra Italia e Russia che permise agli azzurri di qualificarsi ai mondiali di Francia del 1998, ai quali alla fine non partecipò. I suoi migliori anni furono alla Lazio, dove giocò dal 1993 al 1998, mentre una volta appese le scarpette al chiodo si sarebbe poi dedicato ad allenare, con buoni risultati sulla panchina dell'Italia under 21, con la quale avrebbe vinto il torneo di Tolone nel 2008.

Dalla Brianza al mondo, Albertini e Casiraghi sono ancora oggi riconosciuti nel loro luogo d'origine come i migliori prodotti del calcio locale.