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Dopo un successo che mancava ormai da un mese e un turno di stop per tutta la Serie B, il Monza scende in campo contro una delle squadre rivelazioni di questo campionato: la Salernitana, terza in classifica e desiderosa di promozione diretta. Il Monza dal canto suo è lì, nonostante i punti persi per strada, quarto in classifica e vicino all'avversario. Sarà davvero una delle partite più importanti e decisive per questo finale di stagione. In vista di questo incontro abbiamo intervistato Lino Grimaldi Avino, giornalista e scrittore, direttore responsabile di SalernoSport24 e speaker di Radio Castelluccio - RCS75. Si occupa di giornalismo da sette anni, ed è iscritto all'Ordine dei giornalisti della Campania dal 2017. Vanta la pubblicazione di due libri, nel 2012 e 2020.

Ci stiamo avviando verso la fine di questo campionato, per certi versi, molto difficile. Considerazioni? Chi sono state le rivelazioni e le delusioni di questo campionato?

«Un campionato livellato, per cui avvincente, come non se ne vedevano da anni. Delle otto lassù si sono manifestate le condizioni migliori per vincere i campionati: meglio una difesa imperforabile o l'attacco più prolifico? Un po' Trapattoni Vs Zeman dei nostri tempi. Ora che i punti iniziano ad essere pesanti molti schemi e preconcetti però salteranno, credo che sarà come un attacco all'arma bianca. La rivelazione è senza dubbio la Salernitana! Mai avrei pensato che i granata potessero contendere il secondo posto al Lecce. Mi aspettavo senz'altro qualcosa in più da SPAL e Reggina, mentre la Cremonese resta una conferma da questo punto di vista».

Considerazioni sulla Salernitana e la stagione fin qui disputata?

«La stagione era finita male ed iniziata peggio. La fine del rapporto con Ventura e la successiva scelta su Castori lasciavano presagire nubi dense su Salerno. I fatti hanno dato torto a tutti, ha pesato senz'altro la caparbietà trasmessa dal trainer alla squadra. È un ottima squadra, diversamente non si troverebbe là, ma manca sempre di quel perno a centrocampo e di Lombardi. Con queste due frecce nella sua faretra avrebbe potuto addirittura contendere il primo posto all'Empoli dato il torneo livellato che abbiamo visto».

Il Monza da top si può considerare flop? La scelta di dare fiducia a Brocchi è giusta?

«Il Monza ha individualità eccellenti senza dubbio, ed ha un ottimo allenatore. Ma ci vuole altro per fare un grande un club. La squadra ha valori che alla lunga possono portarla lontano, ma il 'tutto e subito' è un prodotto che non paga le ambizioni del club, serve tempo. È necessaria l'esperienza per poter ragionare di come e quando arrivare ai livelli che senz'altro la piazza merita».

Salernitana-Monza: che partita sarà?

«Spero non la solita squadra attendista perché l'ultima gara con il Venezia ha lasciato degli strascichi sulla nostra salute. Scherzi a parte, il pareggio è il risultato che non serve a nessuno, e i tre punti non si possono perseguire sempre attraverso gli episodi. È un match da affrontare senza paura, alla fine sono sempre undici per parte i giocatori che scendono in campo, e questa è l'unica verità».