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Piove sul bagnato in casa delle neopromosse, ancora a secco di vittorie in questo inizio di stagione, decisamente complicato per le tre formazioni provenienti dalla B. Storie e ambizioni diverse per Lecce, Cremonese e Monza, unite da una promozione arrivata alla fine dell’ultimo torneo cadetto e divise dai diversi obiettivi imposti dalle rispettive società, che adesso, ancora una volta, si ritrovano accomunate da alcune, spiacevoli, circostanze. Era infatti dall’annata 2015-2016 che le matricole non facevano registrare un esordio così difficile nel massimo campionato: all’epoca si trattava di Carpi, Frosinone e Bologna, che dopo tre giornate si trovavano relegate agli ultimi posti dell’elenco con zero vittorie a testa e un unico pareggio strappato dalla compagine felsinea. Non si trattò certamente di un anno memorabile per le neopromosse: se gli emiliani riuscirono difatti a mantenere per un soffio la categoria, stessa impresa non fu ripetuta da falconi e ciociari, che salutarono la A dopo solo una stagione. Un precedente che, giustamente, spaventa non poco le tre debuttanti, costrette a dover rincorrere le avversarie dopo soltanto 270 minuti di gioco durante i quali, per demeriti e sfortuna, i punti in classifica sono stati nettamente meno di quelli sperati. In un campionato equilibrato, soprattutto nella parte bassa della graduatoria, qualsiasi passo falso potrebbe costare caro, dato altresì l’impressionante numero di partite ravvicinante che si disputeranno nei prossimi mesi a causa del mondiale invernale. Messi nel cassetto, almeno per un attimo, i freddi numeri, ciò che resta sono tre squadre che cercano di ritagliarsi il proprio posto nel tavolo dei grandi, raccogliendo, almeno per il momento, solamente goffi tentativi andati a vuoto. Il futuro è però ancora tutto da scrivere e con trentacinque gare da affrontare i giochi sono ben lungi dall’essere chiusi, seppur, in Brianza particolarmente, l’entusiasmo estivo si sta rapidamente trasformando in un sentimento di delusione misto a rassegnazione, che potrebbe risultare deleterio per un sodalizio che fino a poche settimane fa non aveva mai respirato l’aria della Serie A. Mal comune mezzo gaudio potrebbero esclamare i tifosi biancorossi, che in questo weekend hanno dovuto masticare la terza sconfitta di fila così come i vicini cugini cremonesi, uniche due squadre, in seguito al pareggio dei salentini, ancora a zero punti in questa nascente annata di Serie A.