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Una vittoria larga quella del Monza sui sardi dell’Olbia, giunta senza troppi patemi. Attualmente sono tredici i punti di vantaggio sul duo Renate-Pontedera (che deve però recuperare una partita), fermati a domicilio sul pareggio. Biancorossi che hanno messo a segno 32 reti subendone 9 (migliore difesa ed attacco) in questi 17 incontri, undicesimo risultato utile consecutivo in campionato, con Scaglia marcatore numero 15. Monzesi che di domenica hanno sempre vinto, ultime tre gare fuori casa senza subìre reti, ammonta a 341 minuti la striscia d'imbattibilità generale; Lamanna è al dodicesimo clean sheet complessivo in campionato.

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Monza che conferma per la terza volta consecutiva il tandem d'attacco Gliozzi-Marchi, a supporto Chiricò mentre Rigoni è titolare in mezzo al campo (seconda volta consecutiva e terza complessiva in annata a livello di C); smeraldini del neo tecnico Oscar Brevi che provano a limitare i danni con un 3-4-1-2 (gli esperti Gozzi e Pisano nel trio difensivo) e riferimento d'attacco il da poco arrivato Cocco, ex Vicenza e Pescara. Il match prende immediatamente delle pieghe prevedibili, i biancorossi hanno subito in controllo le redini del gioco con i sardi dietro la linea della palla a fare filtro; i ritmi non sono elevatissimi e nemmeno le occasioni iniziali sono numerose, i brianzoli ci provano di testa con Scaglia e con Lepore mentre dall'altro lato l'unico è Cocco a tentarci, con gli esterni di mediana Mastino e Pitzalis a metterci gamba in ambo le fasi. Alla mezzora si sblocca il risultato con una splendida conclusione al volo mancina del mesagnino Chiricò su assist al bacio di Anastasio, nel primo tempo apparso un po' confusionario a livello difensivo ma sempre decisivo nella metà campo avversaria; Lepore e compagni puniscono i galluresi nel loro momento migliore, in fase centrale di frazione, che li ha visti uscire un attimino dal guscio e cercare qualche transizione positiva con maggior aggressività. I Bagaj assumono di conseguenza ancor più convinzione e consapevolezza di forza dopo il vantaggio (settima volta consecutiva in Campionato in cui si segna per primi).

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Nella ripresa la sostanza non muta, i monzesi continuano a controllare le operazioni e si rendono anche più incisivi a livello di conclusioni (vedi la traversa di Marchi); da un piazzato di Chiricò (miglior marcatore monzese nel torneo insieme a Finotto) nasce la seconda marcatura del pugliese (per lui tutti i gol realizzati in trasferta), mattonella favorevole e sinistro a girare imprendibile per Crosta. Già prima del 60esimo è accademia sul green calcistico sardo (terza affermazione monzese su quattro precedenti qui), Brocchi effettua un tris di sostituzioni per ottimizzare le energie con l'eleven in netto controllo su un'Olbia confermatasi la compagine maggiormente in crisi del girone (quarta sconfitta consecutiva e senza vittorie da ben 15 match). C'è tempo per la terza (e meritata) marcatura biancorossa con Scaglia di testa da piazzato, secondo 3-0 in stagione e sempre lontano dalle mura amiche.

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Che dire, una vittoria netta ed ottenuta col minimo sforzo, i ragazzi hanno interpretato bene i momenti della gara, punendo nei frangenti più consoni e non dando quasi mai l'impressione di andare in difficoltà. La fase difensiva ha concesso un paio di chance, neanche tanto limpide a Cocco, con Lamanna a svolgere l'ordinaria amministrazione. La gestione palla è stata corposa ed avvolgente, fluidità e ritmi non eccelsi ma si è prodotto con concretezza ed ordine; si è notato cinismo a livello finalizzativo ed è salito in cattedra Mino Chiricò, decisivo su tutti e tre gli episodi con la sua tecnica nel piede mancino. La squadra ha gestito idoneamente anche l'uscita palla dal basso, con pochissime sbavature e rari lanci a scavalcare, l'attacco si è sacrificato molto nel supporto manovra con Marchi, vicino alla rete, che poteva rimpinguare lo score complessivo di reparto. La marcia prosegue spedita, il poco significativo titolo d'inverno è comunque realtà e il gap sulle altre, di giornata in giornata, si accumula sempre più. Ora bisogna continuare col medesimo passo, manca ancora tempo al traguardo. E del resto "Chi si accontenta gode solo a metà"...

Sandro Coppola