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È stato un Monza convincente quello che ha regolato con un gol per tempo il Novara di Banchieri. Terza vittoria su quattro in gare ufficiali, con sette gol all'attivo e quattro subìti (tre nel match del "Franchi"); nessuno preso tra Coppa e Campionato nei due confronti tra le mura amiche.

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Monza schierato col canonico 4-3-1-2, tre cambi rispetto a Busto Arsizio mentre i piemontesi allineati con un 4-3-2-1 e Bortolussi a fare da riferimento offensivo più alto. La partita ha intrapreso, sin dal debutto, delle pieghe ben definite, col 1912 a condurre le operazioni manovriere e i novaresi più abbottonati in attesa di ripartire; i padroni di casa hanno prodotto una mole di gioco non indifferente, condita da lodevole qualità nel ritmo e in precisione di fraseggio. La fonte del gioco Fossati è stata preziosissima, sia nello scarico ed in uscita ma anche in fase difensiva col supporto al pacchetto difensivo, decisiva una doppia chiusura sugli avanti piemontesi sul risultato di 0-0. Il quartetto di difesa si è distinto con buona efficacia, sia in momenti i cui era schierato che in frangenti in cui si è fatto fronte ad una ripartenza; qualche lieve sbavatura in disimpegno, prontamente rattoppata, e un paio di incursioni di Piscitella e Nardi sulla parte destra brianzola. Il gioco aereo è stato praticamente dominato in chiusura, coi due centrali sempre più in simbiosi nei meccanismi d'intesa. La mediana ha palesato invidiabili proprietà di palleggio, acume tattico, la giusta mobilità in pressing e nella chiusura delle linee di passaggio; i tre mediani sono stati inoltre ben aiutati dalle sovrapposizioni a turno degli esterni bassi, con Chiricò tra le linee che si è mosso più che discretamente nella prima frazione, imbucando lodevolmente in qualche circostanza e rendendosi pericoloso da fermo. I due avanti veneti hanno agito con poliedricità, svariando su tutto il fronte e scambiandosi spesso di posizione, vedi l'azione che ha poi sbloccato le ostilità; la sinergia anche qui sta migliorando sempre di più. I bagaj hanno evidenziato riscontri promettenti anche sui piazzati offensivi, con molte soluzioni sia nella rifinitura che nella conclusione; il raddoppio ne è stata la prova con le new entry Iocolano e Marchi protagoniste. Positive poi, nel complesso, le modifiche in corsa di mister Brocchi, anche Mosti e Gliozzi si sono comportati adeguatamente, sfiorando la marcatura e districandosi agevolmente nelle transizioni positive.

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Che dire, è stata una prova ultra rimarchevole nel giorno dei 107 anni, il Monza ha fatto quello che ha voluto con invidiabile scioltezza, riducendo ai minimi termini un buona compagine, sulla carta, come il Novara; ha accelerato e rallentato quando ha voluto, gestendo come meglio ha creduto e subendo qualcosina solamente per eccessivo zelo. Un roster ampissimo, che può permettere di fare le giuste rotazioni e non spremere immediatamente un gruppo ristretto di atleti. Siamo solo all'inizio, il percorso è lungo ma è giusto dare un segnale di forza a chiunque voglia duellare; non c'è tempo per i festeggiamenti, domenica c'è il derby che è sentitissimo da ambo le parti, sarà un matchup al vertice da quel che dice la relativa e non ancora veritiera graduatoria attuale. Tutto ciò deve essere da ulteriore spinta e motivazione per espugnare il Lago, con la mentalità mostrata in questo primo scorcio di stagione...