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Gli italiani di maggior successo nel DTM sono senza dubbio i due campioni Roberto Ravaglia e Nicola Larini. Ravaglia vinse il titolo DTM 1989 con la BMW M3 del team Schnitzer, due anni dopo aver conquistato il titolo mondiale per le vetture turismo, anche con la celebre vettura turismo della gamma BMW E30. Ravaglia ha vinto entrambe le gare nell'apertura della stagione del DTM a Zolder ed è uscito vincitore anche nella prima delle due gare all'AVUS di Berlino. Prima di tutto, però, la costanza è stata la chiave del suo successo finale: a parte l'Eifelrennen al Nürburgring di fine aprile, e la seconda gara di Diepholz ad agosto, dove Ravaglia ha subito un minuto di penalità per partenza anticipata, ha quasi sempre finito tra i primi dieci.

I quattro anni di presenza al DTM in Alfa Romeo, dal 1993 al 1996, sono un capitolo glorioso e storico della serie tedesca. La stagione d'esordio del marchio italiano porta subito al titolo Nicola Larini. Durante l'apertura della stagione, a Zolder, le Alfa Romeo a quattro ruote motrici hanno dimostrato le loro qualità sotto la pioggia. Larini ha vinto entrambe le gare e ha continuato a collezionare altre nove vittorie nella corsa al titolo piloti. Il compagno di squadra Alessandro Nannini ha avuto momenti di gloria con un paio di vittorie durante il finale di stagione. Negli anni successivi, la squadra dell'Alfa Romeo, guidata dal carismatico e apprezzato capo del motorsport Giorgio Pianta, ha ottenuto numerose vittorie.

Non lo sanno in molti, ma gli italiani c'erano già stati nella stagione inaugurale della serie: al ritorno dalla 24 Ore di Spa della settimana prima, il team Alfa Romeo aveva fatto tappa a Hockenheim per correre con Lella Lombardi e Giorgio Francia nelle due gare di quello che allora era il campionato tedesco di auto di serie, in programma come gara di supporto del Gran Premio di Formula 1. Di conseguenza, Lombardi e Francia sono stati i primi piloti italiani del DTM. Nel 1993 e nel 1994 Francia torna per altre due stagioni nel DTM, correndo con la Schübel Alfa Romeo e conquistando sette podi. Seguiranno molti altri piloti italiani, dall'indimenticato Michele Alboreto, che ha corso per l'Alfa Romeo nel 1995, passando per Dindo Capello, Giancarlo Fisichella, Emanuele Pirro e Gabriele Tarquini ad Alex Zanardi, che ha fatto un debutto con la BMW a Misano nel 2018. Nella stessa sede, la stella della MotoGP Andrea Dovizioso ha gareggiato come pilota ospite del DTM con l’Audi.

Presenze di piloti privati ​​italiani nel DTM sono stati Gianni Giudici, Luigi Pagotto e Achille Voltolina, tutti piuttosto sfortunati nel 1993, senza alcuna possibilità contro la forza e le potenzialità dei team ufficiali.

Altre squadre sono italiane sono state protagoniste nel DTM. Per BMW la squadra Bigazzi guidata da Aldo Bigazzi e Gabriele Raffanelli, ha fatto scendere in pista per molti anni le M3 e poi, con l'Alfa Romeo, non c'era solo la squadra ufficiale Alfa Corse, ma anche la squadra JAS con Alessandro Mariani al timone, mentre l'Euroteam ha gestito le Opel dal 2000 al 2004. Con l'arrivo di AF Corse, che scenderà in pista quest’anno con una coppia di Ferrari ed il supporto della Red Bull, torneranno protagoniste le squadre italiane.

Finora le gare del DTM si sono svolte a Misano (quattro gare), ma la serie ha anche gareggiato al Mugello (otto gare) mentre tre eventi DTM si sono svolti all'Adria Raceway, vicino a Venezia. Quest'anno il DTM torna in Italia con l'apertura della stagione nel Parco della Villa Reale di Monza. L'attesa è enorme!