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Foto: AC Monza
Foto: AC Monza

L'allenatore del Monza Raffaele Palladino ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport, firmata Adriano Ancona. Ecco alcuni passaggi dei pensieri del trainer napoletano:

"La società non ha mai parlato di me come di un allenatore ad interim, ho avuto piena libertà. Galliani e Berlusconi hanno fatto una scelta coraggiosa e visionaria. Del resto, le loro sono state spesso intuizioni singolari e vincenti. Adesso col Monza la strada è tracciata, perchè siamo venuti fuori da molte complicazioni e da una situazione complicata. Siamo un gruppo forte e coeso, domenica abbiamo visto la finale dei Mondiali qui a Monzello tutti insieme. Trovare determinate alchimie è importante. I numeri dicono che siamo la squadra di Serie A che ha fatto ruotare più giocatori, anche questo è un valore indicativo".

"Bielsa mi ha preso da parte, una volta saputo che tra i ragazzi del corso c'era un allenatore di Serie A. Molti spunti li ho tratti da lui, nel mio lavoro quotidiano. Bielsa parla sempre di «gambeta», il dribbling, ecco quella è l'essenza del calcio. Credo innanzitutto che nel calcio italiano si debba avere più coraggio, io ne sono la dimostrazione lampante. Spero che adesso si sia rotto l’argine, perchè mi è sembrato ci fosse un muro o comunque la diffidenza a promuovere allenatori giovani. Non c’è bisogno di avere vent’anni di esperienza, quella si acquisisce col tempo, anche sbagliando".

“Penso a quando mi è stato proposto di prendere in mano la prima squadra, all'inizio, le persone che avevo attorno mi hanno trasmesso un po' di ansia e titubanza. Ho riflettuto sul fatto che si potesse andare oltre le difficoltà, io sono così, intrigato dalle grandi sfide, non mi spaventa nulla. Voglio anche sottolineare che, nonostante avessi appena preso il suo posto in panchina, Stroppa mi ha contattato subito ed è stato molto gentile dicendomi: 'Spacca tutto, in bocca al lupo'".