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Il fondo sarà ripartito tra le diverse ATS lombarde. All’ATS Brianza, che copre i territori di Monza e Brianza e Lecco, arriveranno oltre 2,5 milioni di euro. Le risorse verranno destinate all’acquisizione di prestazioni sanitarie aggiuntive che dovranno essere erogate entro il 30 giugno 2026.

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La decisione nasce da un’analisi condotta dalle ATS con le strutture pubbliche (ASST e IRCCS), che ha evidenziato come il sistema ospedaliero pubblico stia già lavorando al massimo della capacità, con personale ridotto e numerosi cantieri aperti per interventi di ammodernamento tecnologico e riqualificazione edilizia.

Bertolaso: “Il pubblico al massimo, ma la domanda cresce”

Gli ospedali pubblici sono impegnati a pieno regime nell’erogazione di prestazioni – ha spiegato Bertolaso – mantenendo l’attività ordinaria e straordinaria e garantendo la presa in carico dei pazienti più fragili. Tuttavia la domanda cresce più velocemente dell’offerta. Con questo provvedimento vogliamo offrire risposte concrete, coinvolgendo il privato accreditato”.

L’intervento si inserisce nel percorso già avviato con il Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa (PRGLA) 2025, con l’obiettivo di ridurre i tempi di prenotazione per esami, visite e interventi.

Il protocollo con i Carabinieri NAS

Già a maggio la Regione aveva firmato un’intesa con i Carabinieri NAS per controllare le strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate. L’accordo prevede verifiche sull’effettiva apertura delle agende, sulla coerenza tra richieste e prestazioni e sulla gestione delle attività in intramoenia.

La ripartizione dei fondi

ATS Milano: 3.362.985 €

ATS Insubria: 1.184.207 €

ATS Montagna: 649.850 €

ATS Brianza: 2.509.140 €

ATS Bergamo: 765.711 €

ATS Brescia: 286.620 €

ATS Val Padana: 218.190 €

ATS Pavia: 1.023.297 €

Un’iniezione di risorse che, nelle intenzioni della Regione, dovrà alleggerire la pressione sui pronto soccorso e ridurre i tempi di attesa per i cittadini lombardi.