Pedemontana nel mirino: “Costi folli e danni all’ambiente, basta propaganda”
M5S e Brianza Rete Comune smontano i toni trionfalistici della Regione su Pedemontana, chiedendo una svolta sostenibile

Il convegno di lunedì a Palazzo Lombardia ha messo in luce i benefici economici e territoriali già registrati lungo le tratte A e B1 della Pedemontana. Lo studio presentato da AASTER ha rilevato un incremento del 2% nel reddito medio pro capite dei comuni attraversati e una crescita nella natalità delle imprese. Tutto questo secondo i relatori – tra cui il presidente Fontana e il ministro Salvini – testimonia l’impatto positivo dell’opera sul tessuto economico locale.
Sono stati illustrati anche gli aggiornamenti sulle tratte B2 e C, in costruzione, che dovrebbero collegare Lentate sul Seveso a Vimercate entro il 2028. Una timeline ambiziosa, accolta però con freddezza da parte dell’opposizione politica.
Movimento 5 Stelle: “Serve un vero cambio di paradigma”
Il Movimento 5 Stelle ha bocciato in toto il clima celebrativo dell’incontro. La consigliera regionale Paola Pizzighini ha parlato senza mezzi termini di “surrealtà”, ricordando che la Pedemontana è “un’eterna incompiuta” dai costi faraonici e dai pedaggi insostenibili, i più alti d’Italia.
Secondo il M5S, è inaccettabile che Regione Lombardia abbia stanziato garanzie pubbliche per 1,5 miliardi di euro a favore di un progetto che continua a gravare sui cittadini “due volte”: economicamente e ambientalmente. Per questo, si chiede un cambio di paradigma che metta al centro la sostenibilità economica ed ambientale, abbandonando definitivamente “una mentalità speculativa che ha fatto il suo tempo”.
Brianza Rete Comune: “La propaganda non cancella la realtà”

Anche Brianza Rete Comune ha attaccato frontalmente l’evento, definendolo un “convegno autoreferenziale, privo di contraddittorio”. Il gruppo provinciale sottolinea come gli impatti ambientali e le criticità economico-finanziarie siano ben documentati da fonti indipendenti, tra cui la Corte dei Conti e il Centro Studi PIM.
Il consigliere Francesco Facciuto ha parlato di “frattura sempre più profonda” tra la Regione e le istanze locali. Manca, secondo lui, una reale disponibilità al confronto, e il convegno di lunedì ne sarebbe l’ennesima prova. Il gruppo ha confermato la partecipazione alla manifestazione del 4 ottobre a Monza, promossa da comitati e cittadini.
Il centrosinistra: “Serve un’altra idea di infrastruttura”
Vincenzo Di Paolo, capogruppo del centrosinistra, ha rilanciato l’idea di una mobilità diversa, più vicina ai bisogni reali dei cittadini. Non autostrade a pagamento, ma opere per il trasporto pubblico, come il prolungamento della metropolitana da Cologno a Vimercate o il potenziamento della linea Carnate-Seregno.
Per Di Paolo, è tempo di costruire un futuro più sostenibile, rispettoso del territorio e fondato su un diverso modello di sviluppo. Anche lui sarà in piazza a Monza il 4 ottobre, al fianco di associazioni e cittadini che chiedono una nuova visione delle infrastrutture pubbliche.
Monza una città da Serie A riprenderà a settembre
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