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Nelle ultime settimane il dibattito sulla legge di Bilancio si è intrecciato con riflessioni politiche, strategie di maggioranza e valutazioni tecniche che toccano settori molto diversi tra loro. Nel confronto interno alla coalizione di governo, alcuni capitoli economici stanno assumendo un peso crescente, mentre le forze politiche cercano di trovare un equilibrio tra esigenze sociali e richieste dei territori.
Anche sul versante parlamentare, le trattative stanno entrando nella fase più delicata: quella in cui si vagliano gli emendamenti “segnalati”, considerati prioritari, e si definiscono le coperture necessarie.
In questo scenario complesso, alcuni interventi hanno attirato l’attenzione per il loro possibile impatto su comparti industriali, grandi gruppi e famiglie.
Il confronto interno alla maggioranza, come spesso accade in questa fase dell’anno, si sta facendo serrato.

Marina Berlusconi

Secondo quanto riportato dall'edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, tra i circa quattrocento emendamenti considerati prioritari ce ne sono due presentati da Forza Italia che avrebbero un rilievo particolare per il sistema delle imprese e per il comparto editoriale. A emergere, secondo il quotidiano, sarebbero le richieste avanzate dalla famiglia Berlusconi, che avrebbe indicato due modifiche chiave da inserire in Manovra per tutelare Mondadori e Mediaset. Da un lato, la detrazione sui libri scolastici; dall’altro, la cancellazione dell’aumento dell’Irap sulle holding non finanziarie.

Emendamenti Forza Italia: favori fiscali e holding in manovra

I due interventi segnalati da Forza Italia punterebbero a eliminare l’aumento dell’Irap previsto dal 2026 anche per le holding non finanziarie, una misura che – secondo la ricostruzione del quotidiano – avrebbe un impatto diretto su Mediaset, classificata come holding familiare. La norma attuale comporterebbe un incremento progressivo dell’imposta del 2% per i prossimi tre anni: sul punto, il senatore azzurro Claudio Lotito ha depositato un emendamento per escludere le holding dai rincari, lasciando l’aumento solo agli intermediari finanziari.
La proposta ha trovato apertura da parte del governo: il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha dichiarato che si sta “studiando di escludere l’Irap del 2% per le holding industriali”. Un segnale che conferma come il confronto stia entrando nella fase finale.

Parallelamente, la seconda misura riguarda il mercato dei libri scolastici: una detrazione del 19% per le famiglie con redditi sotto una soglia ISEE che deve ancora essere definita. Il settore vede Mondadori detenere il 32% del mercato totale, e l’emendamento è stato depositato dal capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri. La soluzione definitiva dovrebbe essere individuata nei vertici tra i leader della maggioranza previsti nei prossimi giorni.

Tensioni interne: emendamenti, coperture e scontro Lotito-Gasparri

L’iter parlamentare, come riferito da Il Fatto Quotidiano, è complicato anche dal clima teso all’interno di Forza Italia. Il senatore Claudio Lotito, vicepresidente della Commissione Bilancio, avrebbe contestato il metodo con cui sono stati presentati gli emendamenti, accusando Gasparri di non averlo coinvolto. Da qui una pioggia di proposte: Lotito ne avrebbe depositate circa cento, superando di molto il limite di quaranta concessi al suo gruppo.
Mercoledì il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e il sottosegretario Federico Freni incontreranno i capigruppo di maggioranza e opposizione per esaminare le priorità e ridurre il numero complessivo di modifiche. Le coperture restano uno dei nodi principali: il governo valuta di ridurre il cosiddetto “fondo parlamentare” da 100 a 80 milioni, destinando 20 milioni bipartisan alle forze dell’ordine.

Pier Silvio Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi