'Bombe e missili a pochi passi': la paura della consigliera-attivista di Monza in Ucraina
Sarah Brizzolara racconta sui social la notte di terrore vissuta a bordo del treno del Mean durante l’attacco russo a Leopoli

Notte di terrore per i 110 attivisti italiani a bordo del treno che da Kyiv era diretto verso il confine polacco, dopo la decima missione del Mean – Movimento Europeo di Azione Non Violenta. Il convoglio, partito da Kharkiv, è stato sfiorato da un massiccio attacco russo contro Leopoli, che ha colpito duramente l’area occidentale dell’Ucraina.
A bordo erano presenti rappresentanti di 35 associazioni, tra cui Azione Cattolica, Anci, Masci, Agesci, Fondazione Gariwo, Base Italia e Progetto Sud. Durante il viaggio, nella zona di Zhytomyr, sono iniziati i bombardamenti, poi proseguiti anche nei pressi di Leopoli, con forti esplosioni e colpi di artiglieria. Il treno, dopo momenti di grande tensione, ha potuto riprendere la marcia verso la Polonia.
Il portavoce del Mean, Marco Bentivogli, ha ricordato: “L’Ucraina difende il mondo da 13200 giorni. Saremo al loro fianco fino a quando sarà necessario”. La missione, seguita anche dal nunzio apostolico, aveva realizzato numerosi incontri con la società civile ucraina e un momento di preghiera al cimitero dei caduti di Kharkiv, insieme a rappresentanti cattolici e ortodossi.
Il racconto della consigliera di Monza: ‘Droni, missili, esplosioni. La paura è stata tanta’
Tra gli attivisti c’era anche Sarah Brizzolara, consigliera comunale di Monza, che ha raccontato sui social la drammatica esperienza vissuta nelle scorse ore.
La paura stanotte è stata tanta. Il nostro treno si è fermato nella zona di Leopoli e, a pochi passi da noi, avevamo droni, bombe a grappolo e missili. È stato impressionante vedere dal finestrino le esplosioni e sentire in sottofondo il rumore della guerra.
Nel suo post, Brizzolara ha sottolineato come “il pensiero va a tutti gli ucraini che quotidianamente vivono questa cosa” e come in quei giorni abbia visto “morte e distruzione ma anche coraggio e speranza”. La consigliera ha poi aggiunto:
Usare la nostra voce e i nostri corpi per gli altri è fondamentale. È quello che ho sempre fatto da quando ho iniziato a fare politica. In piazza, in ascolto dove serve.
Un messaggio che arriva forte anche da Monza, dove l’impegno per la pace si traduce in gesti concreti, di solidarietà e vicinanza verso chi, ogni giorno, affronta la guerra sulla propria pelle.
