Ritorna l'incubo per l'eurodeputata brianzola: domani il voto che deciderà il suo futuro
Ilaria Salis teme la revoca dell’immunità: senza tutele rischia un mandato d’arresto europeo e un nuovo processo a Budapest
Secondo il racconto riportato dall’intervista a La Repubblica e citata da Open.Online, l’eurodeputata Ilaria Salis vede la sua immunità europarlamentare messa in discussione e teme la possibilità di un mandato d'arresto europeo. Le parole della deputata riportano la gravità della situazione:
Sono giorni difficili. Ho fiducia nei miei colleghi chiamati al voto sull’immunità, ma sì, sono preoccupata. Lo scenario che potrebbe aprirsi è terrificante.
Se il Parlamento dovesse revocare l’immunità, Salis avverte che
ripartirebbe il mio processo a Budapest: un processo farsa, con una sentenza già scritta, svolto in assenza di garanzie democratiche. Un processo in cui è impossibile difendersi e nel quale rischierei fino a 24 anni di carcere, una pena spropositata rispetto ai fatti che mi vengono contestati.
La situazione in Ungheria e il processo a Budapest: minacce e clima politico
Nel racconto emerge la preoccupazione per il contesto giudiziario in Ungheria e per il possibile esito processuale a Budapest. Ilaria Salis sottolinea che
Potrebbero prendermi a Strasburgo, subito dopo il voto, in Italia, a Bruxelles. Potrei essere estradata in Ungheria, riconsegnata a chi mi ha trascinato in tribunale al guinzaglio e in catene, a chi mi ha tenuto in carcere per più di quindici mesi in condizioni disumane.
La deputata definisce inoltre un tweet del portavoce del governo come
una minaccia, ma non un’eccezione. Mi ha già dichiarato colpevole, ha promesso pene esemplari, ha creato una mia foto dietro le sbarre. In Ungheria c’è una costante intromissione del governo nella giustizia, gli oppositori sono silenziati, io sono una di questi.
Percezione pubblica, democrazia e stato di diritto
Ilaria Salis collega il suo caso a una questione più ampia: la difesa del lo stato di diritto e il rischio che dinamiche di propaganda e campagne d’odio possano indebolire le garanzie democratiche.
È per questo che il voto sulla mia immunità non è solo un caso personale, ma un voto politico sulla democrazia in Europa,
afferma. Salis si dichiara inoltre
bersaglio di chi è allergico ai discorsi sulla giustizia e l'uguaglianza. Sono un esempio di come l’estrema destra, in Ungheria e altrove, mini con campagne d’odio e propaganda i valori della democrazia.




