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Madonna statua

Un gesto che ha sconvolto un’intera comunità. Non solo un furto, ma un atto considerato da molti un vero e proprio sacrilegio, consumato nel giorno in cui la tradizione cattolica celebra l’Immacolata Concezione. A Lesmo la festa è stata macchiata da un colpo che ha preso di mira la statua della Beata Vergine Maria nella chiesa di Santa Maria Assunta.

Il furto sacrilego nella chiesa di Santa Maria Assunta

Secondo la ricostruzione, due uomini con il volto coperto sarebbero entrati in chiesa sabato 6 dicembre, approfittando di un momento di quiete tra l’uscita dei fedeli e i preparativi per il grande presepe. Avrebbero puntato i gioielli sul polso della statua custodita all’interno di una teca di vetro: due catenine con piccoli diamantini rossi.

Dopo aver verificato che nessuno li stesse osservando, i ladri avrebbero mandato in frantumi la teca e sfilato i monili dalla statua. Un’azione rapida, violenta, che ha lasciato a terra vetri e sconcerto.

L’inseguimento dei volontari e la fuga dei ladri

Il rumore del vetro spaccato è bastato per allertare due giovani volontari impegnati nell’allestimento del presepe. I ragazzi hanno visto i malviventi correre verso l’uscita e si sono subito messi all’inseguimento, raggiunti in pochi secondi anche da un automobilista che, capito l’accaduto, ha tentato di bloccare la fuga dei due responsabili.

Durante la corsa uno dei ladri avrebbe perso parte della refurtiva, subito recuperata dai volontari. Ma i due sono riusciti comunque a far perdere le proprie tracce.

Le indagini in corso

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che stanno analizzando quanto accaduto per risalire ai responsabili. L’impressione è che si tratti di malviventi esperti in colpi di questo tipo. Le verifiche proseguiranno nelle prossime ore anche tramite eventuali immagini di videosorveglianza presenti in zona.

La rabbia della comunità: “Oltraggiata la nostra fede”

La vicenda ha colpito nel profondo sia i frequentatori della parrocchia sia i residenti di Lesmo e Camparada, per i quali la statua della Madonna è simbolo di identità, protezione e fede.

Tra i primi a intervenire c’è stato il consigliere regionale Jacopo Dozio (Forza Italia), che ha definito l’accaduto “un gesto inqualificabile e sacrilego”. Dozio ha espresso solidarietà ai sacerdoti don Mauro Viganò e don Stefano Borri e ha auspicato che le indagini portino rapidamente all’identificazione dei responsabili.