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A Lesmo, la legionella ha causato quattro casi, di cui due mortali, durante l'estate. Tuttavia, le analisi di Ats hanno escluso che il batterio si sia propagato attraverso le condutture pubbliche, ma che sia stato trasmesso da impianti idrici domestici.

A tal proposito, l'amministrazione comunale ha diffuso la seguente comunicazione: "Riguardo ai casi di legionellosi verificatisi nella nostra comunità, il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria di Ats ha svolto un'indagine approfondita, effettuando campionamenti e inviando una relazione dettagliata il 21 novembre scorso. Come confermato dalla relazione, Ats ha accertato che la fonte di infezione dei quattro casi di legionellosi è da attribuire all'ambiente domestico. Questa ipotesi è stata confermata dalle concentrazioni di “legionella pneumophila” rilevate negli impianti idrici domestici dei singoli appartamenti oggetto dell'indagine".

I casi erano emersi dopo i forti nubifragi che avevano interessato alcune zone del paese. Quattro episodi in quattro vie diverse di Lesmo e apparentemente non collegati tra loro: da qui l'ipotesi che il batterio potesse essere veicolato dalle tubature della rete idrica cittadina. Ipotesi che però sembra ora essere confutata dalle verifiche effettuate dalle autorità sanitarie.

"È importante sottolineare che fin dall'inizio Ats ha collaborato attivamente con l'Amministrazione e tutte le autorità competenti - prosegue la nota della Giunta che nei mesi scorsi era stata anche interpellata dalle opposizioni - Sono state adottate misure preventive e correttive per ridurre ulteriori rischi di infezione, dimostrando il nostro impegno a garantire la sicurezza e la salute della comunità".