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Secondo l’associazione Brianza Oltre l’Arcobaleno, come riportato da MonzaToday, nel 2024 si sono registrate 164 richieste di aiuto agli sportelli di ascolto Lgbt attivi a Monza e in Brianza. La maggioranza delle persone che si rivolgono a questi servizi ha tra i 20 e i 30 anni, ma cresce anche la fascia degli over 55. Gli episodi più gravi riguardano la scuola, il lavoro e la famiglia, con casi di adulti allontanati dai propri cari dopo il coming-out.

“La situazione è molto delicata e purtroppo in costante peggioramento – spiega Oscar Innaurato, presidente di Brianza Oltre l’Arcobaleno –. Per una persona Lgbt diventa faticoso anche andare al lavoro, con frequenti situazioni di discriminazione e micro attacchi. Non è meglio neppure per gli studenti dove bullismo e omotransfobia sono all’ordine del giorno”.

Brianza Pride e sportelli Lgbt: la risposta del territorio

In occasione del Brianza Pride di sabato 27 settembre ad Arcore, l’associazione ribadisce la necessità di ampliare i servizi di supporto. Oltre agli sportelli già attivi, da giugno è stata inaugurata una sede a Monza presso LibertHub, insieme all’ambulatorio Ibisco dell’ospedale di Vimercate. Sono inoltre attivi i gruppi AMA (auto mutuo aiuto) dedicati sia a persone Lgbt sia ai loro familiari.

Preoccupano anche le minacce online. “Sono in costante aumento i commenti ostili e aggressivi che accompagnano articoli e post – aggiunge Innaurato –. Qui stiamo andando oltre, anche con minacce di aggressioni e di morte e soprattutto alimentando un clima sempre più ostile”.

“Il Brianza Pride è l’occasione per ribadire che non ci arrendiamo e che non siamo soli: abbiamo bisogno delle alleanze di tutta la cittadinanza per contrastare odio e violenza – conclude Innaurato –. Oggi è fondamentale moltiplicare gli spazi di accoglienza e mantenere alta l’attenzione, affinché nessuno sia lasciato indietro”.

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