Arcore, caso Villa Borromeo: debiti, infiltrazioni e un contratto mai esistito
L’assessore Corbetta accusa l’ex Giunta Colombo: il partenariato con Italiana Costruzioni pesa oggi sulle casse comunali per 4,5 milioni di euro.

Durante l’ultimo Consiglio comunale di Arcore, l’Esecutivo di centrodestra ha approvato una variazione di bilancio da 4,5 milioni di euro per coprire i fondi ancora dovuti per la ristrutturazione di Villa Borromeo.
Una cifra destinata a finire sotto la lente della Corte dei Conti, come ha confermato l’assessore al Bilancio Serenella Corbetta, che ha parlato apertamente di “debito importante caricato sulla comunità”.
La Villa, infatti, presenta già problemi strutturali e infiltrazioni d’acqua, aggravati dalla recente risoluzione del contratto di manutenzione con la società Na.Gest, per gravi inadempienze.
Il partenariato pubblico privato con Italiana Costruzioni
Alla base del problema, secondo l’attuale Giunta, c’è il partenariato pubblico-privato con Italiana Costruzioni stipulato dall’ex sindaca Rosalba Colombo.
Una scelta pensata per aggirare i vincoli del Patto di stabilità, ma che oggi si rivela un nodo critico.
“Il contratto era privo di una vera strategia gestionale e di una destinazione d’uso per l’immobile”, ha spiegato Corbetta, ricordando che tra le ipotesi di allora c’erano la scuola di musica di Morgan, la sede di consorzi pubblici o progetti di crowdfunding culturale, mai concretizzati.
Il debito e i rischi per il bilancio comunale

“Stiamo pagando una ristrutturazione per un immobile che non è di proprietà comunale – ha sottolineato l’assessore –. Le scelte di allora hanno generato un debito che cresce con gli interessi di un leasing contratto alle peggiori condizioni”.
Con la nuova variazione di bilancio, il Comune riconosce di fatto la conclusione del partenariato con Italiana Costruzioni, ma resta vincolato al pagamento delle rate, ora iscritte come debito diretto.
Tradotto: la capacità di indebitamento del Comune ne uscirà ridotta, mentre un nuovo contratto di manutenzione della Villa sarà necessario e molto oneroso.
Critiche e reazioni politiche ad Arcore
Già all’epoca, la scelta del PPP aveva suscitato perplessità tra le opposizioni, in particolare dalla civica ImmaginArcore e dall’allora consigliere Carlo Zucchi, che aveva evidenziato “la non chiara distribuzione dei rischi tra pubblico e privato”.
Oggi quelle perplessità diventano realtà. “Di buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno – ha commentato con amarezza Corbetta – e noi ci troviamo nell’inferno di un debito che rischia di compromettere il bilancio comunale per anni”.