Il Monza non si piega: tra torti arbitrali e coraggio, la firma di Bianco
Il Monza manda un segnale forte al campionato vincendo a Modena nonostante i disastri arbitrali. Analisi delle scelte di Bianco e della crescita dei biancorossi.
Il Monza manda un segnale forte al campionato, nonostante i disastri arbitrali. Cosa mi è piaciuto di più delle scelte di Bianco
Non ho doti di preveggenza e nemmeno sono un sensitivo. Ma gli amici e i colleghi della redazione di Monza News sono testimoni della mia certezza, manifestata alla fine del primo tempo, che la squadra, sotto di un gol, sarebbe comunque tornata da Modena con un risultato positivo. Il mio ottimismo era dovuto a varie ragioni.
Disastri arbitrali e rigori: il Monza penalizzato
Anzitutto, il Monza della prima frazione di gara era andato in svantaggio, come a Venezia, solo per un episodio, coinciso con il nono rigore concesso al Modena in neanche metà campionato (penso sia un record o quasi nella storia del calcio italiano) per via di un presunto fallo di Izzo ai danni di Gliozzi, proprio pochi giorni dopo che un intervento ben più falloso e clamoroso di un difensore della Carrarese ai danni di Mota era stato ritenuto regolare da quel disastro che è oggi la classe arbitrale italiana (VAR incluso).
In secondo luogo mi aspettavo una reazione dei biancorossi dopo quei minuti di sbandamento mostrati in campo dopo lo svantaggio. L’intervallo, un autentico toccasana, deve aver portato Bianco a toccare le corde giuste e a dare tanta carica e tanta certezza nei propri mezzi. La ripresa è cominciata con un segnale che mi ha fatto intuire che la fiducia di Bianco nella sua squadra era notevole, con gli stessi uomini in campo proprio per riscattare un primo tempo così così. Già, perché le partite durano 90 minuti più recupero e tante sentenze emesse da ogni dove dopo metà gara sono spesso fragili come il cristallo. Ed il Monza ha fatto il Monza, vincendo una battaglia importantissima, mostrando che con personalità, coraggio e cuore non c’è nessun traguardo impossibile per una squadra come quella biancorossa di questa prima metà di stagione.
Scelte di Bianco e segnale al campionato

Il Monza a Modena ha mandato un segnale importante al campionato. Anzitutto ha centrato un’altra vittoria esterna (dopo Frosinone e Palermo) contro una possibile avversaria per la promozione diretta. Ha dato una mazzata al morale degli uomini di Sottil, alla terza sconfitta interna consecutiva e da ieri a 8 punti dalla quota promozione diretta. Pessina e compagni hanno centrato quell’undicesimo successo che, nelle idee di Bianco, è la metà del numero di gare da vincere se si vuole ambire a salire direttamente in Serie A.
E si è confermato che questa squadra è a trazione posteriore, nel senso che i gol arrivano da tutti i reparti, ma in particolare da quello arretrato. A parte Azzi e Ravanelli, a segno anche ieri, il contributo di Birindelli, Izzo, Carboni e Delli Carri sotto rete è stato finora determinante. Segno che c’è un impianto di gioco solido e ben interpretato.
Volete sapere qual è la cosa che mi è piaciuta di più delle scelte di Bianco di ieri? Aver chiuso la partita con in campo negli ultimissimi minuti sei difensori puri, con gli ingressi di Lucchesi, Brorsson e Delli Carri al fianco di Izzo, Ravanelli e Carboni. Sei difensori, poca forma e tanto pragmatismo. E con i tre punti che valgono doppio in saccoccia. Paolo Corbetta



