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Nel mondo dello spettacolo, i rapporti tra artisti e produttori spesso nascono da coincidenze e si trasformano in legami complessi, fatti di fiducia, amicizia e, a volte, contrasti. Alcune di queste relazioni diventano parte della storia della televisione italiana, con protagonisti che hanno segnato un’epoca.
Tra questi c’è Massimo Boldi, simbolo della comicità popolare, e Silvio Berlusconi, l’imprenditore che ha cambiato il volto della tv (e ha anche realizzato il sogno biancorosso).
Nel racconto che l’attore ha affidato a Giovanni Terzi sulle pagine del settimanale Gente, emergono ricordi intensi, aneddoti curiosi e momenti che hanno segnato per sempre la sua carriera.

Massimo Boldi

Massimo Boldi e Silvio Berlusconi: amicizia, crisi e rinascita

Il rapporto tra Boldi e Berlusconi iniziò negli anni Settanta, grazie a Bettino Craxi, grande estimatore del comico. 

Io devo tutto a Craxi. Appassionato di cabaret, quand’era assessore a Milano veniva a vedermi al Derby. Una sera del 1977 mi fece esibire a casa sua... Alla fine della cena mi presentò uno degli ospiti: “Questo signore farà una televisione e tu lavorerai con lui”. Era Silvio Berlusconi, che l’anno seguente lanciò Telemilano 58, da cui sarebbe nato Canale 5.

Da quel momento iniziò un sodalizio professionale e umano. 

Berlusconi si ricordava a memoria tutti gli sketch del mio primo personaggio di successo al Derby: Fidelio Cam, Centro arredamento moderno, il mobiliere ultramilionario brianzolo che diceva “Lo so, lo so, non lo sapessi ma lo so”-

Un legame, però, non sempre facile. 

Con Berlusconi fu amore e odio. Prese male, e aveva ragione, il fatto che io passassi in Rai per fare Fantastico; mi massacrò fino a pignorarmi tutto. 

Poi arrivò il momento della riconciliazione: 

Si ricredette e un giorno mi disse: “Due miliardi e mezzo di lire te li regalo, l’altro invece me lo ridai firmando con me un nuovo contratto e per ogni giorno passato in azienda ti conteggio dieci milioni di lire”. Fu la mia salvezza.

Il ricordo di Marisa e una vita piena di vite

Nell’intervista, Massimo Boldi non parla solo di televisione, ma anche dell’amore più grande della sua vita: Marisa, la moglie scomparsa nel 2004. 

Credo che la mia vita sia piena di vite: Marisa fa parte di una di queste, la più importante.

Rievoca il loro primo incontro in via Procaccini, a Milano: 

La mia famiglia aveva una latteria ed è lì che ho conosciuto Marisa. Faceva l’impiegata e veniva da noi a mangiare a mezzogiorno. Era taciturna, ma io, lentamente e con la mia simpatia, sono riuscito ad avvicinarla e conquistarla.

Un ricordo tenero e malinconico, che si intreccia a quello dei grandi personaggi incontrati nella sua carriera. Ma tra tutti, Silvio Berlusconi resta una figura centrale nella sua vita professionale: un uomo capace prima di “massacrarlo” e poi di salvarlo, con un gesto di sorprendente generosità.