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palladino
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C’è voluta una scossa di emozioni per fare tornare al successo il Monza di Raffaelle Palladino dopo la sconfitta interna col Milan ed il brutto tonfo di Salerno. L’idea del tecnico biancorosso di far rivedere alla squadra prima della gara con l’Empoli tutti i gol finora realizzati in stagione con il sottofondo di una canzone degli AC/DC degli anni Ottanta (You shook me all night long), in cui il concetto della scossa (“shook”) è il tema dominante, ha prodotto effetti benefici immediati che hanno portato il Monza alla conquista di tante prime volte: primo successo interno del 2023, prima rete di testa in campionato e prima vittoria contro la squadra toscana nel millennio in corso.

Non è stata una partita facile quella che Izzo e compagni hanno affrontato contro un Empoli che è formazione tignosa e difficile da decifrare, come sono solitamente le squadre allenate da Zanetti. Io trovo che il punto di forza del Monza sia stato il ritorno a scelte più logiche, più razionali e più semplici da parte di Palladino. Una squadra sempre ben messa in campo è garanzia di solidità e consistenza.

Come ha ripetuto prima e dopo la gara, il mister biancorosso ha ammesso di aver tratto profitto dalle critiche successive alla sconfitta di Salerno. Il rientro tra i pali di Di Gregorio, il posizionamento di Pessina in mezzo al campo al centro del gioco (dove è leader tecnico-tattico e caratteriale), il riferimento là davanti del miglior Petagna della stagione sono state le scelte logiche e razionali di cui dicevo. Con il valore aggiunto dato dalla semplicità nelle scelte dei cambi in corso partita: sostituzioni che, stavolta, non hanno modificato un assetto tattico che non necessitava revisioni.

Un’ultima annotazione. Devo riconoscere che Palladino ha una qualità non comune a tutti i suoi colleghi di questa serie A. Quando la sua squadra perde, non cerca scuse poco fondate. Proprio nelle gare del 2023 abbiamo notato che qualche tecnico ha giustificato in modo anche plateale un risultato poco lusinghiero ottenuto contro il Monza accampando scuse varie e vestendo i panni del “piangina”. Zanetti, a dire il vero con molta sobrietà e compostezza, ha fatto notare che il suo Empoli avrebbe meritato di più a Monza per avere avuto il 58% di possesso palla. Nella gara di andata in terra toscana il Monza era stato sconfitto nonostante un possesso palla del 65%. Ma Palladino non cercò appigli o giustificazioni in merito. Bravo mister!   Paolo Corbetta