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di villasanta

La società Rialto, proprietaria del marchio Il Gigante, ha annunciato la chiusura del 10% dei supermercati e la cassa integrazione per 600-700 dipendenti. A innescare la crisi non è un calo delle vendite, bensì un blocco del magazzino di Bascapè (Pavia) da parte del Si Cobas, che da inizio settembre impedisce il normale approvvigionamento dei negozi.

«Non stiamo chiudendo perché il mercato è in crisi, ma perché non ci lasciano lavorare», ha dichiarato il consigliere d’amministrazione Giorgio Panizza, spiegando che dei 200 camion previsti ogni giorno ne partono appena 25 o 30. «È la prima volta in 55 anni di attività che siamo costretti a chiudere punti vendita», ha aggiunto.

L’impatto economico è enorme: milioni di euro di perdite, tonnellate di cibo buttate e centinaia di famiglie preoccupate. Panizza parla di una “crisi aziendale indotta”, non dovuta a errori di gestione, ma a una protesta che «snatura il diritto di sciopero».

Punti vendita Il Gigante in Brianza: chi rischia la chiusura

Il marchio Il Gigante è profondamente radicato in Brianza, dove numerosi punti vendita servono ogni giorno migliaia di clienti. Tra i supermercati presenti sul territorio figurano quelli di Monza (via Porta Lodi), Villasanta, Desio, Lissone, Vimercate e Cascina Corrada, oltre al punto nel Centro Commerciale Villasanta e a quelli a ridosso dei confini provinciali come Cinisello Balsamo, Paderno Dugnano e Castello di Brianza.

Al momento non è stato reso noto quali negozi saranno effettivamente coinvolti nelle chiusure, ma la preoccupazione cresce anche tra i clienti brianzoli. Se la situazione al magazzino di Pavia non verrà sbloccata, l’intera rete rischia di entrare in sofferenza.

«Non chiediamo favoritismi, chiediamo solo che ci venga garantito il diritto di lavorare», ha concluso Panizza, lanciando un appello alle istituzioni perché si ponga fine a una vertenza che mette a rischio posti di lavoro e servizi essenziali per il territorio.

Zona Gigante - Villasanta