Il punto di Paolo Corbetta: 'Stroppa l'ho trovato come l'avevo lasciato 32 anni fa, perchè ora siamo nelle mani giuste'
L’ho trovato come l’avevo lasciato l’ultima volta. Più o meno trentadue anni prima. Allora, era il giugno 1989, Giovanni Stroppa, poco più che ventunenne, aveva appena regalato al Monza di Piero Frosio un’insperata permanenza in Serie B, decisamente poco probabile fino a qualche settimana prima. Autore di un gol strepitoso, in un decisivo Monza-Taranto al Brianteo nella penultima giornata di campionato.
In occasione della sua presentazione ufficiale dello scorso lunedì, ho trovato Stroppa come l’avevo lasciato allora: una persona cordiale e semplice, dal carattere pacato ma allo stesso tempo determinato; un uomo vero, incapace di nascondere quel filo di emozione davanti ad una platea giornalistica mai così particolarmente numerosa dalle nostre parti. Una persona che ha mostrato affetto e trasporto, non sempre comuni nel calcio di oggi, verso quell’ambiente monzese che gli era stato trampolino di lancio per arrivare al calcio che conta.
Il profilo di Stroppa identifica al meglio l’atteggiamento che caratterizzerà nella prossima stagione la società di Berlusconi e di un Galliani che, ormai entrato di diritto nell’olimpo dei dirigenti calcistici italiani di tutti i tempi, conferma la sua innata abilità nel comunicare e nel muoversi con disinvoltura su ogni palcoscenico. Un atteggiamento, quello societario, caratterizzato da pochi proclami e quindi improntato più alla sostanza che alla forma. Un cambio di rotta radicale ma necessario dopo una stagione come quella appena archiviata.
La scelta del mister di Mulazzano è la migliore tra quelle possibili. Oggi non è importante sapere quale sarà il modulo tattico adottato e chi ne saranno gli interpreti. Oggi è importante sapere che siamo nelle mani giuste per vedere un Monza che, finalmente, tornerà a dotarsi di un impianto di gioco credibile e presumibilmente piacevole, attraverso il quale ottenere i risultati per arrivare a quel traguardo che oggi nessuno menziona, un po’ per prudenza ed un po’ per scaramanzia.
Ripeto quanto già scritto qualche settimana fa, ma mi sembra giusto ribadire l’auspicio. Forza Giovanni, sei l’uomo giusto per portarci là dove non siamo mai riusciti ad arrivare nella nostra storia.
Paolo Corbetta
foto in evidenza: AC Monza