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L'ex direttore di gara brianzolo Angelo Bonfrisco è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per parlare della recente abolizione del vincolo territoriale, che permetterà alle giacchette nere di arbitrare anche le squadre della loro città. Queste le sue parole: 'È una novità che da tempo era nell'aria. Gli organi tecnici avevano messo nel mirino questo tipo di attività. Per me è un grande passo in avanti, tutti i vincoli si possono prevaricare, soprattutto se alla base c'è la lealtà sportiva. Un arbitro poi ci tiene ad andare su tutti i terreni di gioco, anche quelli della propria città. Togliere il vincolo è un enorme successo, evidentemente però potrebbe nascere il problema contrario. Ovvero se io arbitro di Monza avessi problema lavorativi o affettivi che creano un conflitto di interessi dovrebbe essere lo stesso arbitro a far presente la problematica. Oltretutto a inizio stagione tutti gli arbitri compilano un modulino dove fanno presente tutti i possibili conflitti di interesse. Comunque, un conto è che sia io a dichiarare che questa opportunità è meglio evitarla e un altro è avere un vincolo che mi preclude di arbitrare determinate squadre'. 

Continua Bonfrisco: 'Le polemiche le polemiche fanno lo stesso ogni settimana. Tanto vale rischiare e fare un passo avanti verso la cultura sportiva. L'arbitro vive per le sue prestazioni, vive per sé stesso. L'arbitro vuole arbitrare sempre e ovunque, perché oltre a essere la sua professione è anche un grande orgoglio dirigere tutti i big match possibili. Questa cosa all'inizio creerà polemiche ma alla fine si placheranno'.