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Pablo Marì - Foto Ac Monza
Pablo Marì - Foto Ac Monza

E’ stato davvero un Monza in gran spolvero quello visto in campo ieri sera in terra francese, contro un Lione che naviga nella metà alta della classifica del campionato transalpino. I ragazzi di Palladino hanno mostrato freschezza atletica, idee ben chiare e tanta determinazione, il che ha messo in seria difficoltà la formazione guidata da Laurent Blanc.

Detto questo, non avrei mai pensato di scrivere un “punto” in cui una prestazione così brillante fornita dal Monza in campo internazionale sarebbe stata comunque in subordine rispetto a quello che, a mio giudizio, è l’evento che costituisce il più bel regalo di Natale per tutto l’ambiente biancorosso. Mi riferisco ovviamente ad aver rivisto in campo Pablo Marì, a meno di due mesi da quel tragico evento di Assago in cui il calciatore spagnolo aveva rischiato di perdere la vita come lo sfortunato dipendente del supermercato.

 Non me ne vogliano Palladino e i suoi giocatori, ma il minuto più importante della gara non è stato quello in cui Dani Mota ha portato in vantaggio il Monza o quello in cui Caprari ha raddoppiato. Il minuto che ci fornito l’emozione più grande è stato il 34’ del secondo tempo, all’ingresso di Pablo Marì sul prato del Parc Olympique Lyonnais. Ricordate la carezza data da Pablo a Galliani al suo ritorno al U Power Stadium a pochi giorni dal suo ferimento? Ebbene, quella carezza ricevuta da Adriano Galliani, così dolce e affettuosa e carica di moltissimo pathos, è arrivata anche sul mio volto e, ne sono certo, sui volti di tutti noi.

 Bentornato Pablo! E a te e alla tua famiglia un sincero augurio per un “Feliz Navidad y próspero año nuevo!”

 Paolo Corbetta