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Il direttore sportivo del Monza Michele Franco ha parlato prima della presentazione del libro “La giusta osservazione” del talent scout Riccardo Guffanti, a Monza, al Libraccio.

L'importante dello scouting per Franco..

“Sicuramente il Monza sta lavorando tanto sullo scouting, una delle cose più importante per la società. Un esempio è Carlos Augusto, giunto qui tramite lo scout. Per noi è molto importante. Tanti calciatori si stanno mettendo in mostra, da Colpani a Di Gregorio, V. Carboni. Sono dei nostri giocatori, stanno facendo bene, noi siamo contenti. Vediamo poi al mercato estivo”.

Michele Franco in vista del Milan

“Ci stiamo preparando bene per il Milan, il mister e la squadra stanno svolgendo la settimana in maniera ottimale. Come tutte le gare, curando tutti gli aspetti. Giocare col Milan è sempre un prestigio, una gara importante e daremo il massimo. Colombo è stato voluto da tutti quanti, conosciamo il valore. E' giovane, un 2002, sta facendo un percorso di crescita. Deve migliorare, lo sa, lo sappiamo noi. Siamo contenti di lui, è un ragazzo eccezionale, che s'impegna molto. Il Milan ha grandi campioni, chiaramente giocheranno oggi e ci sarà l'aspetto fisico che può essere un vantaggio per noi. Ma i vantaggi lasciano il tempo che trovano. Noi non dobbiamo pensare a questo, dobbiamo essere concentrati come sempre”.

Michele Franco sul futuro di Palladino

“L'anno scorso sia Carlos che Ciurria avevano dato tanto sotto l'aspetto numerico. Quest'anno, a livello di gol e assist, sicuramnte c'è qualcosa in meno. Ma tutti gli esterni stanno facendo bene, come del resto la squadra. E siamo soddisfatti. Galliani ha già detto tutto su Palladino, è sotto gli occhi di tutti che sta facendo bene. A fine anno ne parleremo e vedremo”.

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Fonte integrale: Buzzi

Fonte integrale: Buzzi

Talento innato e allenamento, passione e metodo, caso e volontà: questi i temi su cui si snoda “La giusta osservazione. Alla ricerca del calciatore del futuro”, il primo saggio del panorama italiano sul talent scouting calcistico firmato da Riccardo Guffanti, della collana Virginia, edito LibraccioEditore, che verrà presentato oggi, giovedì 15 febbraio, a Monza, nella libreria Libraccio di via Vittorio Emanuele, 15 alle ore 17.30.

GUFFANTI, INCONTRO A MONZA

L'incontro, moderato da Michael Cuomo, giornalista di Telelombardia, con gli ospiti dell’AC Monza Michele Franco (direttore sportivo) e Matteo Orlandini (responsabile scouting), sarà un’occasione di confronto sul tema dello scouting sportivo. In questo contesto, Guffanti, direttore sportivo e opinionista televisivo, è stato una figura emblematica del calcio italiano, considerato negli ambienti calcistici uno dei più esperti talent scout e recentemente inserito all’interno della lista di Football Manager dei 50 migliori scout al mondo. Guffanti, inoltre, da tempo accompagna al proprio lavoro sul campo la formazione degli osservatori, oltre a essere docente di scouting in corsi nazionali e internazionali. 

GUFFANTI, MANUALE DEDICATO AGLI OSSERVATORI

Si tratta di un manuale dedicato agli osservatori, alle squadre, agli appassionati e agli allenatori, che ripercorre gli aneddoti e i momenti salienti di oltre 40 anni di lavoro nel settore dello scouting calcistico, di fatto l’anello che collega il talento di un calciatore al successo della sua squadra. “Non esiste un calciatore che sia arrivato in alto senza che qualcun altro ne abbia allenato, migliorato e permesso di esprimere le qualità. Il talento, invece, non si costruisce: bisogna essere solo capaci di individuarlo. E, una volta individuato, si ha il solo dovere di tutelarlo”, commenta Riccardo Guffanti. Cita così un estratto del libro, a sottolineare l’importanza della ricerca del talento, che sarà un domani protagonista sul campo: “L’area scouting deve essere centrale al progetto sportivo ed economico di un club, per il semplice motivo che nel teatro del calcio il ruolo da protagonista, l’attore principale, deve restare quello del calciatore.

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Come fa a non essere altrettanto protagonista chi deve cercarli e valutarli?”. Eppure, a volte non basta la ricerca metodica, l’analisi costante, l’osservazione prolungata, serve anche il caso, come racconta lo stesso Guffanti nel passaggio dedicato a Kourfalidis: “[...] lo scoprì quasi per caso in una partita amatoriale a Salonicco, vista solo perché il torneo a cui dovevo assistere ad Atene saltò. Lo notai subito, mi dissero che si fece decine di chilometri in autobus, pagato con i soldi prestati da un amico, per poter giocare. Aveva fame, meritava una chance. Ora è in Serie A e in nazionale”. 

Scheda libro