Il regalo di Paolo Bianco ai giornalisti che fa tornare il calcio umano

Nel calcio contemporaneo, fatto di conferenze rapide e rapporti sempre più formali, ci sono gesti che riescono ancora a scaldare l’ambiente e a creare un legame umano. Piccole attenzioni che non finiscono nei tabellini, ma che raccontano molto più di tante parole. A Monza, nelle ultime ore, è successo qualcosa che ha riportato alla mente un – bel – calcio di altri tempi.

Paolo Bianco regalo giornalisti

Un gesto inusuale, ma profondamente apprezzato. Durante la conferenza stampa pre Monza Sudtirol, Paolo Bianco, allenatore Monza, ha sorpreso tutti i giornalisti presenti con un regalo: una bottiglia di vino rosso, prodotta dall’azienda da un amico. Un cadeau elegante, sincero, lontano da ogni forma di retorica.

Chi segue quotidianamente il Monza sa che Bianco non è soltanto un ottimo allenatore, ma anche una persona speciale, attenta ai rapporti umani e al rispetto del lavoro altrui. Questo gesto verso i giornalisti ha rafforzato ulteriormente un clima di stima reciproca che si respira attorno alla squadra.

Allenatori e giornalisti Monza

Il regalo di Paolo Bianco ai giornalisti ha inevitabilmente riacceso la memoria. Perché a Monza, negli anni, non sono mancati allenatori generosi nei confronti dei cronisti.
Il pensiero va subito ad Alfredo Magni, che in passato scelse di regalare una bottiglia di whisky ai giornalisti, in un’epoca in cui il rapporto era ancora fortemente umano con i cronisti che spesso viaggiavano anche con la prima squadra. 

Indimenticabile anche Franco Varrella, che si presentò con una cravatta per tutti, un simbolo di eleganza e rispetto. E come non citare Piero Trainini, che arrivò addirittura a donare un orologio: un gesto rimasto nella memoria collettiva della stampa sportiva brianzola.

Bei tempi, bei gesti, che oggi tornano attuali grazie a Paolo Bianco. Perché il calcio, oltre a schemi e risultati, vive anche di rispetto, attenzione e memoria.

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