Addio a Giorgio Armani: la Villa Reale di Monza custodisce il suo ultimo segno
La sala da pranzo della Villa Reale, arricchita da tessuti e arredi Armani, resta testimonianza concreta del genio creativo dello stilista.

Nella sala da pranzo della reggia neoclassica, dal 2023 vive un legame prezioso con Armani: gli ambienti sono stati ritappezzati con tessuti firmati, impreziositi da arredi, posate e bicchieri della linea Armani/Casa.
Un intervento che ha ridato splendore alla sala, combinando il fascino storico del monumento brianzolo con il tocco contemporaneo del maestro. Un filo che oggi rende ancora più intenso il legame tra Monza e lo stilista, capace di unire lusso sobrio e rigore neoclassico in un dialogo unico tra passato e presente.
Un’eredità che va oltre la moda
La scomparsa di Giorgio Armani priva l’Italia di un protagonista assoluto della creatività. Non solo stilista, ma anche imprenditore, ambasciatore del made in Italy e interprete di un linguaggio universale fatto di sobrietà ed eleganza.

A Monza, chi varcherà le porte della Villa Reale continuerà a percepire questa impronta, testimonianza concreta di uno stile che ha ridefinito i canoni estetici del Novecento e del nuovo millennio.
Le parole delle istituzioni lombarde
Il presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Carlo Sangalli, ha ricordato:
“Con Giorgio Armani l’Italia perde un maestro dello stile e un simbolo di eleganza, creatività e imprenditorialità. La sua eredità continuerà a illuminare il nostro Paese”.
Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Federico Romani, ha sottolineato come Armani abbia “attraversato oltre mezzo secolo di profondi cambiamenti, sociali ed estetici, anticipandoli e trasformandoli in un linguaggio senza tempo”.
Anche Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Lombardia, ha voluto rendere omaggio: “Armani è stato molto più di uno stilista. È stato imprenditore visionario, fedele alla sua identità e capace di portare Milano e la Lombardia a essere centro mondiale della moda”.