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Quello che sta per arrivare è un mese ricco di appuntamenti per la Compagnia Teatro Binario 7.
Febbraio inizia portando in scena due delle più recenti produzioni della Compagnia: venerdì 3 l'appuntamento è a Bovisio Masciago con "Il gentiluomo", mentre sabato 4 "Psycho Killer" arriverà a Nova Milanese. Ma non mancheranno, nelle prossime settimane, riprese di spettacoli storici della Compagnia - "L'idiota" (11 e 12 febbraio) - e attesi debutti - "Tre sorelle. I luoghi dove non siamo" (dal 23 al 26 febbraio).

Psycho Killer

Un ghostwriter confessa la sua esperienza nel mondo delle serie tv e del cinema,
dai primi passi con le soap opera italiane fino alle acclamate serie mondiali.
L’amore per la scrittura, l’ansia da prestazione, le intime titubanze, l’ambizione, l’ambiente
produttivo, le logiche di mercato e le capacità creative degli sceneggiatori sono messe a
nudo in questo racconto dissacrante e provocatorio. Nel frattempo procede anche la storia
della miglior sceneggiatura mai prodotta finora. Perché troppo ambiziosa, troppo sincera,
troppo scorretta.
Un meccanismo narrativo attraverso cui il teatro indaga il mondo della fiction, sviluppando
una narrazione che procede proprio come una serie: inquadrature, durata, titoli di coda.
Una scatola magica di racconto nel racconto, dove il narratore si espone in prima persona
svelando anche segreti e bugie dello show business.
Ma è anche interprete dei suoi stessi personaggi, regalandoci così la potenza creativa
dell’immaginazione, l’anarchia delle idee e l’energia vitale di chi vuole emozionarsi ed
emozionare.

Il gentiluomo

Una giostra di intrecci che attinge alla grande tradizione della commedia dell’arte,
attualizzandone canoni e ritmi

In scena le vicende del veneziano Pantalone, mercante borghese che tenta disperatamente di accedere a un qualsiasi titolo nobiliare. È disposto a spendere un capitale in corsi di recitazione, danza e canto per sembrare un nobile agli occhi della bella Marchesa di cui è innamorato e con cui spera di sposarsi per elevarsi di classe sociale. Ma la Marchesa, ignara del suo amore, è invece invaghita del Conte Dorante, che sfrutta Pantalone per scopi poco chiari: maestro del raggiro, Dorante riesce a spillare a Pantalone denaro e regali per poi, prontamente, offrirli alla Marchesa. La figlia di Pantalone, Lucilla, è follemente innamorata di un giovane di buona famiglia, ma non nobile: motivo per cui Pantalone vuole farla sposare con il Conte per accedere, finalmente, all’ambito titolo nobiliare. Intanto, per rimediare ai pasticci dei loro padroni, Arlecchino e Colombina finiscono per combinarne di tutti i colori.

FONTE: Ufficio stampa Teatro Binario 7