Il retroscena sulla panchina del Monza: ecco perché Burdisso ha perso le speranze su De Rossi
L’ex capitano giallorosso ha preso una decisione definitiva sul proprio futuro: ribadito che il progetto biancorosso non rientra nei suoi piani

Monza e De Rossi, la panchina non è destino comune
Secondo quanto riportato anche nell'edizione odierna di Tuttosport, il Monza di Burdisso ha provato a più riprese a convincere l’ex capitano giallorosso ad accettare la sfida in Serie B, puntando sul legame personale tra il direttore sportivo biancorosso e De Rossi (dal 2009 al 2014 hanno condiviso l'esperienza nelle file della Roma).
La risposta, però, è stata netta e non differisce da ciò che già era trapelato nella giornata di giovedì 2 ottobre: il tecnico non ha alcuna intenzione di scendere di categoria. L’ambizione di De Rossi resta quella di guidare una squadra di Serie A, in un progetto competitivo che gli consenta di valorizzare la sua esperienza e il suo entusiasmo. Per questo motivo, la pista brianzola si è definitivamente raffreddata.
Torino e futuro panchina, De Rossi resta in pole
Con il Monza ormai fuori dai giochi, il futuro di De Rossi sembra legarsi sempre di più al Torino. Il presidente Cairo, deluso dall’andamento della squadra con Marco Baroni, avrebbe intensificato i contatti con l’allenatore ex Roma.
La risoluzione con i giallorossi, accompagnata dalla rinuncia a una cifra importante (4 milioni di euro), ha dimostrato quanto forte sia il desiderio di De Rossi di rimettersi subito in gioco. Nonostante altre proposte, la sua priorità resta la Serie A. In questo scenario, il rifiuto al Monza rappresenta una conferma: il tecnico guarda a un futuro di alto livello, lontano dalla Serie B.
