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Dolore e stupore ad Agrate Brianza, dove giovedì 18 settembre è stato trovato un cervo morto all’interno del Parco Aldo Moro, a due passi dal centro cittadino.
L’animale, un maschio adulto di circa 150-200 chili, era stato avvistato vivo in mattinata mentre brucava erba vicino al lago artificiale.
Ore dopo, la carcassa è stata rinvenuta da un residente, che ha avvisato protezione civile e polizia locale.
Il ritrovamento ha immediatamente sollevato interrogativi sull’origine dell’ungulato e sulle cause della sua morte.

Ipotesi infarto da shock

Secondo una prima analisi degli agenti della polizia provinciale, il cervo potrebbe essere morto per un infarto da shock.
Intrappolato tra una recinzione e un fitto canneto di bambù, l’animale avrebbe tentato la fuga senza riuscirci, andando incontro a uno stress fatale.
Il corpo, ancora tiepido al momento del recupero, non mostrava segni di ferite, morsi di predatori o avvelenamento.
La carcassa è stata affidata all’Ats Brianza per l’autopsia, che dovrà confermare o smentire questa ipotesi.

Una fuga da un allevamento?

Il mistero più grande riguarda la provenienza del cervo: come ha fatto a trovarsi in pieno centro urbano?
L’ipotesi più accreditata è una fuga da un allevamento privato o da una tenuta nei dintorni.
Solo pochi giorni prima, il 10 settembre, una coppia di cervi era stata avvistata a Cavenago, a circa cinque chilometri di distanza.
Un indizio che potrebbe collegare i due episodi, rafforzando l’idea di animali fuggiti da una proprietà non ancora individuata.