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“Questo a mio avviso è un punto d’oro”. Sono certo che qualcuno avrà storto il naso quando ha sentito le parole pronunciate da Palladino al termine della gara col Sassuolo. Io sto dalla parte dell’allenatore biancorosso, condivido in pieno il suo punto di vista. Non lo dico per piaggeria o per spirito…filogovernativo. E nemmeno perché mi sono immedesimato nella volpe raccontata da Esopo che non riesce a prendere l’uva. Avevo manifestato i miei timori insiti nella partita con gli emiliani a qualche collega ed amico. Non è mai facile affrontare una squadra che è reduce da quattro sconfitte consecutive e che, contrariamente ad un Monza che meno di tre giorni prima aveva disputato la gara di Coppa Italia con la Juventus, ha avuto tutta la settimana per preparare una gara delicata.

Nella circostanza il pareggio è un buon risultato, che rispecchia fedelmente quanto visto in campo. Tra l’altro, il terzo pari nei quattro turni di campionato giocati nel 2023. Forse anche qui qualcuno avrà storto il naso, ma ricordo che nelle tre gare pareggiate il Monza ha sempre saputo rimontare l’avversario, addirittura due volte contro l’Inter. Segno di tenacia, carattere e reattività.

Con la gara contro il Sassuolo si è chiuso il girone d’andata. E’ tempo di bilanci ed il giudizio è estremamente positivo. Alzi la mano chi pensava che il Monza, al suo debutto in serie A, potesse avere 22 punti in classifica a metà campionato e vantare 10 punti di vantaggio sulla teorica quota retrocessione. Un divario rassicurante, che colloca Pessina e compagni a pochi punti da quel decimo posto che era a inizio stagione nelle ambiziosissime attese della proprietà. Un risultato, tuttavia, che non deve fare abbassare la guardia e l’attenzione a quello che è il vero obiettivo di una squadra neopromossa come il Monza. Continuo a pensare che solo a salvezza virtualmente acquisita si potrà pensare ad altro. La classifica dice che non manca molto, ma c’è un intero girone di ritorno da affrontare. Siamo sulla buona strada, ma continuiamo a tenere i sogni nel cassetto e a vivere con sano realismo. Questo è l’atteggiamento mentale migliore per andare lontano. Paolo Corbetta