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Daniel Maldini
Daniel Maldini

“Sinceramente non so se sia più giusto chiamarla sfortuna o con quella parola più colorita che, iniziando con le stesse prime due lettere, ne ha il medesimo significato e la capacità di rendere meglio l’idea. Fatto sta che, dopo due campionati in serie A, per il Monza l’Atalanta continua a essere un tabù. Eppure sarebbe bastato poco, qualche centimetro o addirittura pochi millimetri per cambiare le cose e rompere l’incantesimo”. Così Paolo Corbetta nel suo editoriale su Monza-News che prosegue di seguito. 

palladino monza
Palladino (foto Ac Monza) 

 

Monza salvo nonostante il ko contro la maledizione Atalanta 

Sarebbe bastato che il tiro di Maldini negli ultimi secondi dell’ultimo minuto di recupero andasse in rete come quello di poco prima. Infilando nuovamente un impacciato Carnesecchi. Ma le cose, come abbiamo visto, sono andate diversamente. Peccato. Mi colpisce constatare che a Raffaele Palladino non portino bene le gare contro le formazioni guidate da quei tecnici che sono stati suoi maestri (Gasperini) o con cui c’è un legame di amicizia e stima consolidatosi quando erano compagni di squadra (Juric e Thiago Motta). Una sola vittoria nelle dieci gare in panchina con Atalanta, Torino e Bologna. Con qualche polemica di troppo con il croato, che spesso non sa trattenersi; e con l’italo-brasiliano che è il massimo esponente della categoria poco simpatica dei “piangina”, un difetto che ne scalfisce un pochino le indubbie capacità. La 33ma giornata di campionato ha comunque portato in dote ai biancorossi l’aritmetico raggiungimento della salvezza (come vi abbiamo preannunciato noi di MonzaNews ieri), grazie ai prossimi scontri diretti tra Frosinone, Udinese ed Empoli che impediranno a queste formazioni di arrivare tutte e tre davanti al Monza, così come a quota 43 non potranno ovviamente arrivare Sassuolo e Salernitana. Ciò non deve significare avere meno stimoli. Si può sempre puntare a cercare di avvicinarsi allo stesso punteggio in classifica della scorsa stagione. Da questo punto di vista mi dà conforto vedere che chi solitamente parte dalla panchina ha tanta voglia di far bene. Mi piace vedere la determinazione che ci mettono sempre Daniel Maldini e Valentin Carboni, che là davanti possono dare qualcosa in più rispetto ad un Pessina che mi pare più utile nel costruire il palleggio sulla linea dei mediani, a fianco del sempre ottimo Bondo.

Futuro Monza tra società e un toto alleantore che non mi appassiona 

 Godiamoci queste ultime giornate di un campionato partito in salita, con un Monza che è comunque cresciuto gradualmente gara dopo gara. Io mi ritiro dal toto allenatore per la prossima stagione. Dionisi, Nesta, Paulo Sousa, una conferma in extremis di Palladino o altro… Mi fido ciecamente di Adriano Galliani, non farlo sarebbe folle. Così come mi affido all’AD biancorosso per un futuro societario solido e dalle buone fondamenta. Qui la situazione mi pare ancora più in divenire, più fluida, più dai contorni indefiniti rispetto alla scelta del tecnico. Poche settimane e tutto o quasi sarà certamente più chiaro.