Monza choc, vigilantes in città, ma è guerra nella sinistra: cosa sta succedendo
LabMonza e Sinistra Italiana contestano il progetto di vigilanza privata del Comune.

A partire dal 13 giugno, operatori di una società privata presidieranno alcune delle aree più problematiche di Monza, come la stazione ferroviaria, piazza Cambiaghi e le vie della movida. L’obiettivo del progetto “Street Tutor” è ridurre i comportamenti a rischio negli spazi pubblici, affrontando questioni come il disagio giovanile e gli schiamazzi notturni. Tuttavia, l’idea di affidare questo compito a una vigilanza privata ha subito acceso il dibattito, con LabMonza che contesta la coerenza della scelta rispetto agli impegni elettorali della coalizione di centrosinistra.
Le critiche di LabMonza
LabMonza ha espresso una netta opposizione al progetto, sostenendo che la sicurezza non si ottiene con misure repressive, ma attraverso il potenziamento di strumenti di prevenzione come le unità di strada. Queste ultime, già attive sul territorio con risultati positivi, non sarebbero adeguatamente valorizzate dall’amministrazione. Il consigliere Spedo ha inoltrato una richiesta di accesso agli atti per chiarire le origini della decisione, criticando l’assenza di un confronto in Consiglio Comunale o in Giunta. Il gruppo ha annunciato l’intenzione di chiedere l’annullamento della determina dirigenziale che ha autorizzato il servizio, ritenendolo in contrasto con il programma elettorale.
La posizione di Sinistra Italiana

Anche Sinistra Italiana Monza e Brianza si è unita alle critiche, interrogandosi sulla capacità del progetto di affrontare efficacemente il disagio giovanile e i disturbi notturni. Ha sottolineato che un’iniziativa come “Street Tutor” non offre garanzie di risultati concreti e che problemi complessi richiedono personale specializzato e approcci mirati, non un semplice affidamento a un’azienda privata. Il partito ha chiesto chiarimenti all’assessore competente, evidenziando la necessità di strategie più adeguate per gestire l’ordine pubblico in città.
Un dibattito sulla sicurezza
LabMonza ha riconosciuto la delicatezza del tema della sicurezza, spesso amplificato dalla percezione più che dai dati reali, ma ha ribadito che iniziative come “Street Tutor” non rispecchiano l’idea di sicurezza condivisa con le altre forze di centrosinistra. Il gruppo ha annunciato che chiederà un confronto urgente nelle sedi istituzionali per discutere la gestione dell’ordine pubblico e definire strategie coerenti con gli obiettivi della coalizione. La polemica mette in luce una tensione interna alla maggioranza, con il rischio di aprire un dibattito più ampio sulle priorità amministrative di Monza.