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A volte il tempo sembra dilatare il confine tra colpa e giustizia. Le indagini si trascinano per mesi, i ricordi sfumano, le tracce si dissolvono. Ma poi accade che la pazienza e la determinazione degli investigatori riescano a ricomporre quel mosaico di indizi che sembrava destinato a restare incompleto.

È quanto accaduto in una vicenda che ha sconvolto la Brianza e che, dopo due anni di silenzio, ha trovato il suo epilogo tra Italia e Germania. Un caso che porta la firma della Compagnia dei Carabinieri di Desio, e che ha visto un lungo lavoro di pedinamenti, analisi di immagini e cooperazione internazionale.

Carabinieri

Arrestato in Germania lo stupratore di Desio

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il 25enne tunisino Omar Rtazi è stato arrestato in Germania dopo una lunga fuga durata quasi due anni. L’uomo era ricercato per violenza sessuale aggravata ai danni di una sessantenne brianzola, aggredita nell’ottobre del 2023 a Desio, nei pressi del grattacielo noto come “ecomostro” lungo la Statale 36.

Rtazi, quella notte, avrebbe incontrato casualmente la donna, già in evidente stato di alterazione per l’alcol. Dopo averle offerto ancora da bere, l’avrebbe condotta dietro alcuni cespugli e abusato di lei più volte. La vittima, visibilmente scossa, è stata poi soccorsa da un gruppo di giovani di passaggio, che hanno allertato i carabinieri. L’uomo era però già riuscito a fuggire, facendo perdere le proprie tracce.

Indagini dei carabinieri e fuga lungo i sentieri del contrabbando

Le indagini coordinate dalla Procura di Monza e dal pubblico ministero Carlo Bray, proseguite dopo il lavoro iniziale del collega Salvatore Bellomo, hanno permesso di ricostruire il percorso del 25enne. Attraverso ore e ore di filmati delle telecamere di sorveglianza tra Desio, Milano e Torino, gli investigatori hanno localizzato il sospettato nel capoluogo piemontese.

Dalle successive analisi del suo telefono cellulare, risultato intestato a un altro cittadino straniero, è emerso che il giovane aveva lasciato l’Italia passando dai sentieri di montagna un tempo usati dai contrabbandieri. La collaborazione tra le autorità italiane e tedesche, attivata tramite mandato di arresto europeo, ha infine portato al suo arresto e alla procedura di estradizione verso l’Italia. Rtazi, ora difeso dall’avvocata Elisa Martignoni, dovrà rispondere davanti alla magistratura brianzola delle accuse a suo carico.