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AC Monza e AC Milan, nella sfumatura delle due aree cromatiche impossibile non pensare a lui: Daniele Massaro. Classe ’61 di Monza, Massaro compie la trafila delle giovanili biancorosse, fa il suo esordio in prima squadra e stringe un rapporto indissolubile con Adriano Galliani e il mondo Milan, un colpo di fulmine che presto si trasformerà nell’amore di una vita. Monza e Milan, dunque, sono per l’ex giocatore due amori mai terminati: il primo rappresenta la città, il sangue pulsante, il secondo è invece quello legato alla maturità, un amore forte e vero, una seconda pelle. In avvicinamento alla partita di sabato sera tra Milan e Monza, abbiamo ripercorso alcune tappe della carriera di Massaro e abbiamo raccolto in esclusiva le sue impressioni.

Partiamo subito dal presente, come arrivano le due squadre a questa classica estiva?

‘Arrivano già con le idee chiare, gli obiettivi per la stagione che inizia sono stati delineati: il Milan vuole tornare ad alti livelli, centrando l’obiettivo minimo di entrare in Champions League, con la prospettiva di lottare per lo Scudetto, il Monza, invece, arriva a San Siro, si sa, con il sogno della Serie A, che anche a me è sfuggita un anno quando giocavo coi biancorossi.’

La partita avrà un sapore speciale per moltissime persone oltre che per lei, uno su tutti Cristian Brocchi. I risultati gli hanno sempre dato ragione, è lui l'uomo giusto per la panchina del Monza?

‘Penso di sì, le scelte di Berlusconi e Galliani si sono sempre rivelate vincenti. Non ha avuto grande fortuna quando è stato al Milan. Cristian non si discute come giocatore, ma è arrivato in un momento di emergenza al Milan e non è riuscito a dimostrare quanto sta dimostrando ora al Monza: ha dato un gioco e una personalità. Devo ammettere che è aiutato, anche, tantissimo dalla qualità che Galliani gli mette a disposizione, comprandogli dei giocatori adatti al suo gioco.’

Una delle persone che più sentirà questa partita sarà il Dottor Galliani, che lei considera il suo padre sportivo…

‘Adriano è il mio padre sportivo, ieri ho sentito un’intervista rilasciata a Rimini e sentire che il suo primo colpo è stato Daniele Massaro quando aveva 14 anni mi riempie di orgoglio. È stato lui a prendermi dall’oratorio e portarmi nelle giovanili del Monza, farmi fare tutta la trafila, vendermi, poi, alla Fiorentina e ricomprarmi per portarmi al Milan, la squadra dei miei sogni, la mia vita, la mia seconda pelle. È stato lui a darmi la possibilità di vincere tutto quello che ho vinto con la mia squadra: a questa persona sarò grato e riconoscente per tutta la mia vita.’

Altro nome caldo è quello di Zlatan Ibrahimovic, per diverse settimane accostato al Monza, ma che alla fine ha rinnovato coi rossoneri. Quanto è stato importante il suo rinnovo?

‘Io penso che Galliani abbia giocato con Ibra, che si è prestato: anche lui lo ha detto, il prezzo era troppo alto. Sono contento che abbia rinnovato, ha dimostrato di aver cambiato mentalità e di aver influito sull’andamento della scorsa stagione. Speriamo quest’anno di vederlo ancora protagonista, il mercato è appena cominciato e magari la squadra si rinforzerà ancora di più, sempre per gli obiettivi che ho detto prima.’

Quella di sabato sarà un'amichevole, le piacerebbe una riproposizione della partita nella prossima stagione in Serie A? Magari con Daniele Massaro al Brianteo..

‘In realtà sono già venuto al Brianteo molte volte per vedere all’opera il Monza nella scorsa stagione, ma sarebbe bellissimo vedere il Monza in Serie A. Sarebbe bellissimo perché è un obiettivo che ho sfiorato quando ancora ero io a giocare con la squadra della mia città e mi piacerebbe vedere avverarsi qualcosa di così importante per la storia, soprattutto se è portata da un monzese doc come Adriano Galliani.’

Lei in passato fu un grande protagonista del Milan della famiglia Berlusconi, un grandissimo club: crede che quei valori e quella filosofia possano essere riproposti in questo Monza?

‘Sicuramente, la mission che ha sempre avuto il presidente Berlusconi è quella di avere, oltre a grandi giocatori, dei grandi professionisti e dei grandi uomini. Se credi al progetto e dai il 100% della tua passione, determinazione, sacrificio per l’obiettivo prefissato, sicuramente, sarai scelto per questo tipo di progetto, altrimenti ci sono tante altre possibilità e Berlusconi e Galliani non sbagliano nella scelta degli uomini.’

Da monzese, a livello sociale fa bene alla città questa società con grandi piani per il futuro?

‘Assolutamente sì, basta vedere gli ultimi anni tormentati, con varie compere vendite e con presidenti ad alternarsi. Adesso ci sono stabilità ed entusiasmo e la Brianza è una zona molto ricca, che permette un grande interesse da parte di imprenditori, ma anche di tifosi, che mostrano attivamente il loro supporto.’

Simone Schillaci