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Monza e Brianza sono stabilmente ai primi posti in Italia per decessi legati all’inquinamento atmosferico. I dati dell’Agenzia europea per l’ambiente non lasciano spazio a interpretazioni: respiriamo aria cattiva e lo facciamo ogni giorno.
Aspettare soluzioni miracolose non serve. Qualcosa, però, si può fare subito, a livello individuale e familiare, per ridurre l’esposizione e limitare i danni.

Ecco cinque azioni concrete, realistiche, applicabili da oggi pomeriggio.


Usare meno l’auto nei tragitti brevi (quelli che inquinano di più)

Il punto non è “abolire l’auto”, ma ridurre i tragitti inutili.
I percorsi sotto i 5 chilometri – spesa, scuola, commissioni – sono quelli che producono più emissioni perché il motore è freddo e lavora male.

Basta sostituire due spostamenti a settimana con una camminata, la bici o il trasporto pubblico per abbassare sensibilmente le emissioni personali. Non salva il mondo, ma riduce il PM10 che respiriamo sotto casa.


Attenzione ai riscaldamenti: sono il vero problema invernale

In inverno il traffico non è l’unico colpevole.
Stufe a pellet obsolete, camini aperti e caldaie mal regolate incidono sull’inquinamento più di quanto si pensi.

Tre azioni immediate:

  1. abbassare la temperatura di casa di 1 grado
  2. evitare l’uso di camini aperti “per atmosfera”
  3. fare manutenzione alla caldaia

Piccoli gesti che riducono consumi e polveri sottili.


Migliorare l’aria in casa (dove passiamo più tempo)

Con lo smog esterno alto, si vive spesso a finestre chiuse. Ma l’aria interna può diventare persino peggiore.

Cosa funziona davvero:

  1. arieggiare nelle ore meno trafficate (tarda mattina o sera)
  2. usare aspirapolvere con filtro HEPA
  3. limitare candele, incensi e spray profumati

Le piante aiutano marginalmente, ma il vero salto di qualità lo fanno pulizia e ricambio d’aria intelligente.


Niente fuochi, roghi o combustioni “fai da te”

smog

Bruciare legna, foglie o scarti nel giardino o nei camini non certificati fa schizzare le polveri sottili.
È una delle fonti più sottovalutate di inquinamento locale.

Non è solo una questione di regole: è una questione di salute propria e dei vicini. In giornate già critiche, ogni combustione inutile peggiora la situazione.


Fare pressione sui Comuni (perché senza cittadini non cambia nulla)

Le soluzioni strutturali spettano alle amministrazioni:

  1. trasporto pubblico più efficiente
  2. zone 30 reali
  3. verde urbano pensato bene, non simbolico

Ma senza pressione dal basso, nulla si muove. Segnalazioni, assemblee, richieste formali: funzionano solo se i cittadini insistono.


Respirare meglio non è un’utopia, ma una responsabilità quotidiana

L’aria non si pulisce con gli slogan né con i divieti annunciati all’ultimo minuto.
Si migliora con scelte quotidiane, piccole ma continue, e con amministrazioni costrette a fare il loro lavoro.

A Monza e in Brianza il problema è serio. Ignorarlo non è più un’opzione.
Ridurre i danni, invece, è ancora possibile.