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Una diagnosi arrivata con ore di ritardo ha cambiato per sempre la vita di un bambino. Il Tribunale civile di Monza ha condannato la Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma – confluita nel 2023 nell’Irccs San Gerardo – a pagare un risarcimento record di 4 milioni e 600 mila euro per omissione terapeutica e ritardo diagnostico.
La vicenda, risalente al 2011, riguarda un neonato affetto da una grave malattia metabolica non riconosciuta in tempo: oggi ha 14 anni, è invalido al 100% e vive con danni cerebrali irreversibili.

La vicenda: diagnosi in ritardo e danni irreversibili

Il bambino era nato il 27 marzo 2011 al San Gerardo di Monza con iperammoniemia, un difetto del ciclo dell’urea che provoca un accumulo di ammoniaca nel sangue, sostanza tossica per il cervello.
Secondo quanto emerso in giudizio, i primi sintomi erano evidenti già subito dopo la nascita, ma i medici non avviarono tempestivamente la terapia nonostante nei documenti clinici fosse segnalato il “rischio metabolico”.

monza san gerardo


Solo il 30 marzo, quando la situazione neurologica era già compromessa, venne contattato il Centro Malattie Metaboliche dell’ospedale e iniziata la cura corretta.

La sentenza del Tribunale civile di Monza

Per il giudice Carlo Albanese, la mancata diagnosi tempestiva ha avuto un “ruolo fondamentale nella gravità del danno”.
Secondo la perizia medico-legale disposta dal Tribunale, se la terapia fosse stata iniziata anche solo 12 ore prima, con “elevata probabilità” si sarebbe evitato il danneggiamento cerebrale.
L’errore diagnostico ha dunque determinato una responsabilità diretta della Fondazione MBBM, condannata a risarcire la famiglia del ragazzo con 4,6 milioni di euro, più interessi e spese legali.

Il commento dell’avvocato della famiglia

Il legale della famiglia, avvocato Bruno Sgromo, ha espresso soddisfazione per la decisione:

“È un risarcimento record, ma soprattutto un atto di giustizia. La cifra permetterà al ragazzo e ai genitori di vivere con maggiore serenità, eliminare le barriere architettoniche in casa e garantire il futuro del bambino nel cosiddetto ‘dopo di noi’”.

Le reazioni del San Gerardo e della Fondazione MBBM

Il presidente dell’Irccs San Gerardo, Claudio Cogliati, ha chiarito che la sentenza riguarda la vecchia Fondazione MBBM, ente giuridico tuttora esistente, e non inciderà sui conti dell’attuale istituto.
La Fondazione, tramite i propri legali, ha preso atto della sentenza – ancora di primo grado – e sta valutando le azioni da intraprendere insieme alla compagnia assicurativa.

Un caso emblematico di malasanità e di diritto sanitario

La decisione del Tribunale di Monza rappresenta uno dei risarcimenti più alti mai riconosciuti in Italia per un caso di malasanità neonatale.
Una vicenda che riporta l’attenzione sulla necessità di diagnosi tempestive e competenze specialistiche nelle prime ore di vita, quando anche pochi minuti possono fare la differenza tra una vita normale e un destino segnato.