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Premessa numero uno: scrivo queste righe sulla stretta attualità in unica ed irripetibile deroga ai miei Amarcord. Premessa numero due: le ‘voci’ di mercato non hanno mai particolarmente attirato il mio interesse. Premessa numero tre: chi mi conosce sa che parlo con cognizione di causa e perché. Argomento Radonijc: il ventisettenne serbo ha i piedi molto migliori della … testa (non in senso di stacco aereo per colpire la sfera ma di sede degli equilibri umani e degli impulsi caratteriali) e la sua carriera lo dice ormai chiaramente.

Al Toro ha fatto un paio di numeri in campo (indimenticabile il gol al Genoa) ed una serie di stupidate colossali fuori. Ingestibile, inaffidabile, anarchico negli atteggiamenti e nei comportamenti. Juric (che pure lo aveva voluto nell'estate 2022) in ottobre ha detto con molta amarezza "non sono riuscito a farlo diventare giocatore" ed una ventina di giorni fa è stato ancora più duro: “Radonijc sta buttando via la carriera.” Walter Sabatini (che nel 2015 lo aveva portato a Roma) ha testualmente dichiarato: "tecnicamente uno dei giocatori più forti in assoluto, il problema è che la sera spesso non rientrava a Trigoria o ci tornava ubriaco." Insomma una sorta di Balotelli 2 la vendetta. 

Parere strettamente personale: al Monza darebbe poco o nulla avendo caratteristiche specifiche che in rosa abbondano (Colpani, Vignato, Valentin Carboni senza citare Papu) e rischierebbe di creare non pochi problemi gestionali. Convinzione altrettanto personale: queste considerazioni in società sono già state approfonditamente sviscerate. Mi sono permesso di dire la mia su un argomento che conosco molto bene, chiedo scusa per l’intromissione nella attualità e torno a dedicarmi solo agli Amarcord. Dove celebro giocatori che hanno saputo abbinare l’aspetto tecnico a quello umano e comportamentale.

Fiorenzo Dosso