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La Cappella Espiatoria
La Cappella Espiatoria

Villa Reale, Arengario, Duomo, Autodromo, Parco. Se dovessimo fare un sondaggio tra i cittadini di Monza sul luogo simbolo della città, ben difficilmente usciremmo da questi cinque. Eppure ce n'è un altro che ricorda un fatto storico accaduto qui e che ha riguardato tutto il paese.

Risale al 1900, più precisamente il 29 luglio, quando un anarchico assassinò l'allora Re d'Italia Umberto I. Un fatto sconvolgente che accadde durante una manifestazione sportivo. Al trono, salì il suo successore, il figlio, che diventerà Vittorio Emanuele III.

Ebbene, egli decise di omaggiare il padre con la costruzione di una cappella, una cripta e una stele proprio nel punto esatto in cui Umberto I fu colpito a morte. In 10 anni, fu edificato questo monumento, progettato da Giuseppe Sacconi, l'architetto dell'Altare della Patria a Roma, che, però, non riuscì a vedere l'opera completata, perché morì nel 1905.

Oggi, la Cappella Espiatoria è visitabile liberamente e potrebbe essere un luogo da conoscere meglio in una di queste piovose giornate di primavera. La domenica è aperta al pubblico dalle 9 alle 14. Il venerdì e il sabato, invece, dalle 9 alle 19.  Si può visitare in autonomia e gratuitamente

Marmi pregiati, mosaici, dipinti, oggetti arrivati in dono da tutto il mondo per omaggiare la morte del re. Tutto questo si può visitare, entrando dall'ingresso di via Matteo da Campione. Una passeggiata nei giardini, il passaggio prima dalla cappella e poi dalla cripta, per conoscere uno dei monumenti simbolo di Monza, non sempre celebrato, però, per la sua importanza e ricchezza artistica.