Ex Monza, Lamanna: 'Balotelli in Italia è unico, su Berlusconi..'

L'ex portiere del Monza Eugenio Lamanna, attualmente svincolato, è intervenuto al podcast DoppioPasso. Tra le varie argomentazioni trattate, l'estremo difensore ex Lecco e Genoa, tra le altre, ha parlato di Mario Balotelli e il compianto Silvio Berlusconi.

Lamanna al podcast a DoppioPasso su Balotelli

Balotelli, al di là del più forte e il meno forte che quello è soggettivo ed ognuno ha il suo parere, come caratteristiche ti crea qualsiasi cosa in qualsiasi momento. Può rifinire, tirare. Balotelli in allenamento si metteva all'altezza della lunetta di centrocampo e mi diceva ‘Lama vai in porta’; calciava e anche se non beccava la porta, faceva un rumore quando passava che secondo me, se non ci fosse stata la rete, sarebbe andata avanti per 50 metri. Uno così tira le punizioni, i rigori, calcia da tutte le parti, può fare tutto. E ti può creare in qualsiasi momento qualcosa, dove lo trovi? Difficile, rifinisce, è bravo in area. E' unico. Ce ne saranno altri, ma in Italia è unico.

Per vedere le parole di Lamanna su Balotelli: (clicca qui)

Lamanna al podcast a DoppioPasso, l'aneddoto su Silvio Berlusconi prima di Pro Patria-Monza di C nel 2019

Era la prima giornata del campionato di Serie C 2019/20. Appena sono arrivato in C pensavo 'Vabbè, Berlusconi ha visto gli stadi migliori del mondo, non so se verrà con noi a vederci tutte le partite. Iniziamo a giocare la prima partita con la Pro Patria. Andiamo a Busto, lo spogliatoio obiettivamente era piccolissimo, un caldo incredibile. A una certa mi vedo arrivare Berlusconi… non è possibile, non è vero che l’ha fatto, è un grande! Berlusconi entra e ci fa vedere che si era fatto male alla caviglia. Mette il piede sul tavolo: ‘Ragazzi, mi sono fatto male', così. Vedevo dietro l'arbitro, come dire ‘dobbiamo uscire'. Vabbè. E lui inizia a parlare, a parlare… ‘Perché noi pensiamo che la libertà provenga dall'alto'. Inizia a parlare di politica, poi ricordo che è arrivato Brocchi, che comunque con lui aveva rapporto. L'arbitro non ha detto niente, non è che è venuto… perché c'era un rispetto per lui incredibile, anche perché poi è andato a parlare anche con loro a fine partita. Lui aveva questa usanza di andare a fare i complimenti anche alla squadra avversaria e tutto, spesso e volentieri andava. Abbiamo perso un attimo di tempo, siamo usciti un po' in ritardo perché lui ci ha raccontato un po' di cose. Però l'arbitro ha detto: ‘No, io niente'. Poi è andato in tribuna e ha visto la partita partita come in tutti gli stadi. Non è scontato, per niente.

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