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La notizia dell'ultimo giorno del calciomercato, raccontato in maniera magistrale live (qui per rileggere le ultime ufficialità e news) dal nostro Sandro Coppola, è che le retrocesse non hanno perso i pezzi grossi. Al Brescia sono rimasti Alfredo Donnarumma ed Ernesto Torregrossa, vecchi sogni del mercato biancorosso. Alla Spal non sono partiti Valoti e Sabelli. Al Lecce non sono partiti nè Mancosu Falco. Con le altre che si sono rinforzate, ci sarà tanta concorrenza, insomma, per il Monza in un campionato di serie B sempre più bello e incerto come dimostrato da queste prime giornate di campionato. Qualche settimana fa avevamo pubblicato una prima griglia di partenza alla vigilia del campionato e, anche se le rose non sono state mutate corposamente rispetto all'inizio del torneo, qualche considerazione bisogna farla.

Come detto le retrocesse hanno mantenuto tutti i loro big (o quasi), disponendo quindi di roster attrezzati per la Cadetteria. Tuttavia bisogna fare qualche distinzione, il Lecce è ineluttabilmente una candidata alla vittoria ma ha modificato piuttosto intensamente la rosa con 17 nuovi atleti, tra acquisti e rientri; inserimenti di qualità (Coda-Stepinski davanti, Paganini in mezzo e le conferme di Falco e Mancosu), comprese alcune pedine dall'estero (in perfetto Corvino Style) sconosciute ai più ma che hanno potenziale per incidere; bisogna però capire fino a che punto i mutamenti e l'ambientamento degli stranieri possano in parte rallentare la corsa salentina verso la A. La Spal è riuscita praticamente a tenere tutti i suoi senatori (Berisha, Valoti, Paloschi, Tomovic, D'Alessandro ecc..), aggiungendo inoltre giovani di prospettiva e di rendimento immediato (i fratelli Esposito od Okoli ad esempio), ha mantenuto dunque l'ossatura e questa potrebbe essere un'arma a suo vantaggio. Situazione non facile per il Brescia che, sulla carta, dispone di un gruppo notevole (Chancellor, Sabelli, Spalek, Torregrossa, Donnarumma, Dessena per dirne alcuni) ma a livello ambientale sta pagando delle frizioni tra giocatori e società per alcune mancate cessioni in A; la guida tecnica Del Neri esonerata rapidamente, il rischio che una poca motivazione (con il rischio di non calarsi pienamente nella categoria) e tanto malcontento da parte di alcuni possa rendere la situazione ancor più esplosiva.

Per quanto riguarda le altre la Reggina (zitta zitta) ha completato la mediana con Situm e Marcucci ieri, creando di fatto un bel mix di esperti (Ménez, Lafferty, Denis, Cionek, Faty) e giovani (Plizzari, Del Prato, Marcucci, Peli, Charpentier); i calabresi possono dare molto fastidio anche per i quartieri alti. Cremonese (Fornasier per la difesa in chiusura), Empoli (Ryder Matos per l'attacco) e Frosinone (Carraro in mediana e trattenuto Ardemagni in extremis) mantengono un impianto collaudato e, anche se ci si aspettava qualche colpo ad effetto, hanno le carte in regola per stare in medio-alta ma dovranno fare i conti con la serenità e la lungimiranza dell'attuale capolista Cittadella (e magari del Pordenone), sempre pronto a sorprendere.

Tra le outsider, che possono andare ai playoff, il Chievo (presi Gigliotti, Ciciretti e Viviani sul finire) è sicuramente da considerare, visto che ha mantenuto l'ossatura (Giaccherini, Obi, Renzetti, Djordjevic) ma difetta un po' in avanti, con la mancanza di un vero bomber di categoria. Altro discorso per il Pescara di Oddo che è partito sì male ma avrebbe frecce del proprio arco da scagliare; gli adriatici hanno comunque innestato molto in chiusura di mercato in difesa (Bellanova, Bocchetti, Guth, Antei, Jarozinski) e in mediana (Omeonga, Riccardi, Valdifiori, Maistro), da aggiungere alla permanenza di Galano e dal ritorno di Capone per gli esterni alti. Incognita per gli abruzzesi è la rivoluzione evidente eseguita, dopo il rischio retrocessione scongiurato, e il reparto offensivo in cui vedremo se Ceter e Asencio potranno garantire un buon numero di reti; detto questo è una rosa che potenzialmente può albergare nella parte sinistra di graduatoria.

Tra le le squadre ipoteticamente di medio-bassa classifica, quella mossasi meglio è stata indubbiamente l'Ascoli che è riuscita a trattenere (per ora) Ninkovic e Cavion e vi ha aggiunto Chiricò, Donis, Büchel e Kragl, con giovani come Cangiano e Pierini a completare; da segnalare il colpo Leonardo Morosini, di qualche giorno fa, per l'Entella sulla trequarti che si aggiunge all'esperienza dei confermati Schenetti e Nizzetto. Innesti intelligenti e mirati per il quadrato Vicenza di Di Carlo che, con gli arrivi dell'ultima settimana, ha più rapidità e profondità in avanti grazie a Jallow ed implementa gioventù con Samuele Longo e Jacopo Da Riva, dopo aver acquisito in precedenza Beruatto e Gori come teen.

di Redazione e Sandro Coppola

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