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Quando si sbaglia è buona cosa ammettere subito l’errore. Dopo la vittoria sul Milan, avevo elogiato Palladino per il suo più importante capolavoro tattico, attribuendogli doti ed atteggiamenti trapattoniani. Mi sbagliavo, perché il capolavoro di Salerno è stato forse più strategicamente raffinato. Perché davanti al pubblico che ha deliziato da calciatore quasi vent’anni fa, il mister biancorosso si è confermato ottimo lettore dell’andamento delle partite, cancellando con un colpo di spugna il ricordo della sonora sconfitta del suo Monza dello scorso campionato.

Il Monza espugna Salerno: e ora chiamiamolo 'professor' Palladino 

Ieri sera, in terra campana, Pessina e compagni sono partiti fortissimi nel primi minuti di gara, cercando di sorprendere l’avversario. Fossero andati in vantaggio, avrebbero presumibilmente impostato la partita per sfruttare il contropiede. Non essendo tuttavia riuscito ad andare subito a rete, il Monza ha limitato la dispendiosa furia agonistica avversaria del primo tempo senza rischiare più di tanto, approfittando del probabile calo di ritmo della ripresa degli uomini di Liverani. E così è stato, con le due reti realizzate nell’ultimo quarto d’ora di una partita in cui la Salernitana era stata gradualmente messa all’angolo.

 Il Monza vince a Salerno: Palladino azzecca tutte le mosse! 

Non riesco a inquadrare in altro modo il quarto successo esterno stagionale dei ragazzi di un Palladino che ha indovinato tutto davanti ai molti suoi estimatori. Dall’atteggiamento tattico alle sostituzioni. Il modulo 4-2-3-1 di inizio ripresa (con un sempre più convincente Bondo in più ed uno spento Colpani in meno) è risultato molto più equilibrato dell’analogo modulo del primo tempo. Poi, alzi la mano chi non ha pensato fosse sbagliato sostituire un brillante Dani Mota con un Maldini che, sulla carta, non dava le stesse certezze del portoghese. Al contrario, questa mossa è risultata vincente, mettendo subito a tacere chi aveva storto il naso. La bellissima realizzazione di Daniel non è stata una sorpresa per Palladino, che proprio nella conferenza stampa di venerdì scorso aveva elogiato le qualità tecniche mostrate negli allenamenti dal giocatore di scuola milanista. Così come non è arrivato per caso il raddoppio, con quella giocata sicuramente studiata a Monzello che ha consentito di sfruttare al meglio le qualità fisiche di Djuric, a mio giudizio il migliore in campo tra i biancorossi.   

Il Monza espugna Salerno: chapeau a Palladino! 

Insomma, chapeau a Raffaele Palladino e a chi lo ha voluto sulla pancina biancorossa. E chapeau a una squadra che ha brillantemente superato quella prova di maturità e di concentrazione che il suo allenatore le aveva prospettato e richiesto dopo l’esaltante successo sul Milan. Un’ultima considerazione, molto personale: nonostante la straordinaria classifica, il mio orizzonte temporale resta quello del turno successivo. Avanti, Monza, ma con giudizio!   Paolo Corbetta                                    

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