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Il progetto di trasformare la ex sede della Cgil in un hub per migranti e richiedenti asilo ha scatenato la reazione negativa dei cittadini di Monza, che si sono mobilitati per fermare l'iniziativa. Sabato 16 dicembre, centinaia di persone hanno sottoscritto una petizione lanciata dalle forze politiche di centro destra (Forza Italia, Fratelli d'Italia, Lega e Noi con Dario Allevi), che si oppongono alla creazione di una struttura che potrebbe ospitare fino a 100 persone.

Le ragioni del no

I firmatari della petizione ritengono che il centro d'accoglienza sarebbe dannoso per il quartiere e per la città, in quanto creerebbe problemi di sicurezza e di convivenza. Si richiamano alla mozione approvata all'unanimità dal Consiglio Comunale e dalla Consulta di quartiere, che esprime la contrarietà a questo tipo di accoglienza massiva e chiede al sindaco Paolo Pilotto di intervenire presso la prefettura di Monza, che ha la competenza finale sulla questione. Al momento, non è ancora stato assegnato il bando per la gestione del centro.

L'unità delle forze politiche

La protesta dei cittadini ha trovato il sostegno di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, che lunedì 11 dicembre hanno presentato un documento congiunto per respingere il progetto del centro d'accoglienza. Nel testo, i consiglieri hanno evidenziato le criticità del decreto Cutro, che prevede l'accoglienza di 100 richiedenti asilo senza garantire servizi di integrazione, come corsi di italiano o assistenza psicologica. Hanno inoltre sottolineato la disponibilità di Monza a offrire un'accoglienza diffusa, che rispetti la dignità delle persone e favorisca il loro inserimento sociale. Hanno infine sollecitato il sindaco a cercare soluzioni alternative con il prefetto Patrizia Palmisani, coinvolgendo anche gli altri comuni della provincia che finora non hanno partecipato all'accoglienza.