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“Non sognavo che Mourinho fosse cacciato per essere chiamato. Non mi hanno forzato per accettare. Mi aspettavo un processo più graduale".  Dunque è  Daniele De Rossi il nuovo tecnico della Roma. E' lui l'uomo chiamato a traghettare i giallorossi verso fine campionato, ma forse anche più in là. 

Roma, De Rossi e la stima verso Palladino 

Durante la conferenza stampa, il nuovo allenatore ha parlato anche di Raffaele Palladino, allenatore del Monza. “E' pieno di esempi di allenatori che hanno iniziato come traghettatori e poi sono rimasti. Penso a Palladino, che oggi è tra i 2-3 più bravi in Italia. Questa non è una cosa così rara". 

Roma, De Rossi e il rapporto con i giocatori

De Rossi ha parlato anche del rapporto con la squadra: "Mi sento l'allenatore della Roma. Non si toglie quella parte di confidenza che c'è con molti giocatori e non voglio toglierla. Io penso ci si possa rispettare anche essendo amici. Io non voglio fingere. Non voglio fingere di non voler bene a Pellegrini, Cristante e altri. Qualcuno mi ha consigliato di non venire con la mia macchina, ma io non voglio fingere di essere povero. Non ho mai finto di essere un'altra persona. Una volta in campo mi sono sentito allenatore, perché mi hanno ascoltato. Mi sembra che loro gradiscano anche le mie idee, ma so che non basta questo, servono i punti”. 

Josè Mourinho
José Mourinho a Monza 

Roma, De Rossi e la telefonata a Mourinho 

De Rossi ha parlato anche del suo predecessore Mourinho, tecnico che era entrato in polemica col Monza di Palladino dopo l'ultima partita all'Olimpico. "Ho sentito Mourinho. Gli ho mandato un messaggio, credo fosse doveroso. Non so se si sia stufato, con tutto il rispetto non mi interessa troppo. Io sono concentrato sul lavoro che devo fare. Non vedo l'ora che tutto si normalizzi e pensare solo al calcio" le sue parole.

 

Roma, De Rossi e il contratto 

"Non ci sono clausole o dettagli, ho firmato in bianco e la società è stata chiara sulla durata e le prospettive future. Non potevo dire di no alla Roma – ha commentato De Rossi -, nella vita c’è chi rifiuta e chi si butta nella mischia. Ovviamente lotterò fino alla morte per poter restare qui e giocherò tutte le mie carte”. Per l’opinione pubblica De Rossi è stato scelto per calmare la rabbia dei tifosi: “Non sono stupido, di sicuro non sono stato scelto per quanto fatto con la SPAL. Ma non credo di essere solo un calmante, ma di poter portare anche leadership ed esperienza per sfruttare questa opportunità”.