Monza, parla Demba Thiam: il lato nascosto del portiere che sta guidando la capolista in B
L’estremo difensore biancorosso parla di squadra, famiglia, origini e sogni futuri dalle colonne de La Gazzetta dello Sport
Negli ultimi mesi, il percorso di un portiere d’esperienza e dal profilo internazionale ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori. La sua crescita continua, unita a una maturità fuori dal comune, lo ha reso uno dei protagonisti più osservati del panorama cadetto.
Il suo stile di gioco, il rapporto con la squadra e la capacità di adattarsi a nuovi contesti hanno contribuito a delineare un’identità tecnica e umana che va oltre i numeri.
Questa evoluzione si intreccia con la vita personale di un uomo che ha attraversato più mondi, assimilando culture, metodi e sensibilità differenti.
Una storia - quella di Demba Thiam nello specifico - che non riguarda soltanto il campo, ma anche radici, sacrifici e un presente che corre veloce, come evidenziato nell'intervista concessa al collega Nicola Binda de La Gazzetta dello Sport. Thiam nei giorni scorsi era stato premiato al Gran Galà del Calcio ad Arezzo come miglior portiere top 11.

Monza capolista e miglior difesa: numeri chiave e crescita costante
Il percorso del Monza ha portato inevitabilmente a riflettere sugli obiettivi futuri. Demba Thiam - dalle colonne della Rosea - non aggira il tema:
A questo punto non ci si può nascondere, a patto però di continuare a lavorare, passo dopo passo, la strada è ancora lunghissima. Perché i margini di miglioramento ci sono ancora, vanno esplorati con umiltà.
Il portiere sottolinea l’armonia interna al gruppo:
Certo, siamo un gruppo perfetto, ci vogliamo bene, c’è armonia nello spogliatoio e giochiamo divertendoci. Il primo pensiero dovrebbe essere sempre quello, innanzitutto divertirsi.
Sull’imprevedibilità della Serie B, il concetto è netto:
Secondo me vanno fatte valutazioni in tre fasi. Non dobbiamo mai pensare di essere primi, ci sono difficoltà continue, il torneo è davvero equilibrato e ci possono essere sorprese.
Portiere decisivo e progetto tecnico: fiducia, lavoro e parole chiave
L’arrivo in Brianza dell'estremo difensore è stato tutt’altro che casuale:
Mi ha fatto molto piacere, avevo anche altre squadre interessate a me, ma ho voluto il Monza in maniera decisa così come la società ha voluto me. Mi piace il progetto e per questo ringrazio tutti per avere avuto questa opportunità, in primis il dottor Baldissoni e il direttore Burdisso.
Il rapporto con Paolo Bianco è uno degli elementi più forti del nuovo corso:
È un allenatore completo che ascolta tutti e che cerca il confronto. Vuole bene a ognuno di noi, prima di essere un tecnico è un uomo vero.
Il miglioramento tecnico è frutto di un lavoro quotidiano:
Per la prima cosa, anche perché ho svolto allenamenti supplementari per riuscirci,
racconta parlando dei progressi con i piedi. Sui rigori ammette:
Studio molto, ma è un segreto…
Origini, famiglia e cultura: identità plurale e radici solide
La vita fuori dal campo racconta altre dimensioni:
Ho sposato Gabriella, una donna napoletana. Ci siamo sposati e abbiamo una bambina di quasi 4 anni, Aida, stesso nome di mia madre.
Il suo percorso in Italia è iniziato molto presto:
Sono arrivato in Italia nel 2013, non avevo ancora 15 anni. Quando sono arrivato a Viareggio avevo solo uno zaino. Volevo diventare un giocatore professionista e ho superato molte difficoltà.
Oggi si sente parte integrante del Paese:
A casa parlo pure in napoletano con mia moglie. Ascolto pure musica neomelodica, mi piace Liberato. All’inizio ero più uno da Adriano Celentano…
Sul futuro nella nazionale africana:
È una conseguenza più che altro. Se gioco bene col Monza, è più facile che mi convochino.
Vita in Brianza e routine quotidiana: equilibrio e tranquillità
La scelta di vivere vicino al centro sportivo si spiega con la ricerca della serenità:
Preferisco i luoghi tranquilli, lontani dal rumore. Vivo appena fuori Monza e appena ho un po’ di tempo libero prendo la bicicletta e pedalo al parco.
Un equilibrio che gli permette di conciliare campo, famiglia e crescita personale, sempre con una naturale capacità di adattamento:
In ogni luogo dove sono stato ho preso qualcosa che mi ha arricchito.
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Demba Thiam si confessa: dal Monza alla sua nuova vita in Italia, tutto il racconto
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