Addio alle gemelle Kessler: le 5 curiosità che nessuno ti ha mai raccontato
Dalla fuga dalla Germania Est a Studio Uno: come due ballerine diventate icone hanno influenzato la TV degli anni Sessanta e perché la loro storia continua a essere raccontata.
Le gemelle Alice ed Ellen Kessler, scomparse quest'oggi a 89 anni, sono state per decenni una presenza riconoscibile nella televisione italiana, molto prima che il concetto di “diva televisiva” diventasse comune. Il loro percorso – iniziato nella Germania Est e passato per Parigi – ha avuto un impatto notevole sul modo in cui la RAI costruiva spettacolo e immaginario pop negli anni Sessanta. La loro storia è tornata d’attualità dopo la notizia della loro morte, avvenuta lo stesso giorno, a 89 anni, nella casa dove vivevano da tempo a Grünwald, in Baviera.
Dalla DDR all’Europa occidentale
Alice ed Ellen Kessler nacquero nel 1936 a Nerchau, nell’attuale Sassonia. Fin da bambine studiarono danza, e entrarono a undici anni nel programma del Teatro d’Opera di Lipsia. Come altri artisti dell’epoca, lasciarono la Germania Est negli anni Cinquanta per sfuggire ai vincoli del regime e trovare spazi più liberi per la carriera. Si trasferirono nella Germania Ovest, poi al Lido di Parigi, dove ballarono come Bluebell Girls e si fecero notare per la precisione delle coreografie e l’immagine gemellare molto riconoscibile.
L’arrivo in Italia e la costruzione dell’icona

Il debutto televisivo italiano avvenne nel 1961, con Giardino d’inverno. Il vero salto di popolarità arrivò però con Studio Uno, il varietà RAI che definì un’epoca insieme a Mina, Don Lurio e Antonella Steni. La sigla “Da-da-un-pa” contribuì a renderle un simbolo della nuova televisione italiana: una TV ancora istituzionale, ma già capace di usare ritmo, estetica e intrattenimento per costruire fenomeni popolari.
Le Kessler non furono solo “le gambe” della TV — definizione che le ha accompagnate per anni — ma una delle prime forme di intrattenimento coreografico strutturato in Italia, in un sistema che stava scoprendo il linguaggio dell’immagine.
Carriere lunghe e vite parallele
Negli anni successivi alternarono televisione, musical e spettacolo dal vivo. Ebbero vite private diverse, ma si mantennero sempre legate: scelsero di vivere l’una accanto all’altra in due appartamenti collegati, e decisero da tempo di lasciare il mondo nello stesso momento, opzione che avevano dichiarato senza reticenze in più interviste.
Perché si continua a parlarne
La loro storia non riguarda solo il costume televisivo. Riguarda un pezzo di Europa che attraversa la Guerra fredda, la mobilità degli artisti, e la costruzione dell’intrattenimento di massa in Italia.
Le Kessler sono diventate famose per una sigla, ma sono rimaste rilevanti per la capacità di adattarsi, per la disciplina e per un’immagine che oggi sembra lontana, ma che ha contribuito a definire un linguaggio televisivo ancora riconoscibile.



