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Michele Serena
Michele Serena

Ai microfoni della nostra redazione, l'ex difensore esterno di Monza e Fiorentina Michele Serena ha analizzato il prossimo match tra viola e biancorossi. Ecco le sue parole. 

Monza ammazza grandi quest'anno. Crede che i brianzoli abbiano già acquisito la cosiddetta "mentalità da big" necessaria per sfondare anche in Serie A?
"Il Monza dovrà consolidarsi durante la prossima stagione, i risultati dimostrano che quest'anno è stato fatto un buon lavoro. Non era affatto scontato essendo una compagine al debutto assoluto in Serie A. Adesso bisognerà continuare a togliere punti alle grandi e confermarsi anche in futuro. La strada intrapresa da Berlusconi e Galliani è quella buona". 

Stefano Sensi è stato croce e delizia in questa stagione. Secondo lei la proprietà dovrebbe ancora puntare su di lui?
"È ancora molto presto per trarre valutazioni complessive su un giocatore, che, a oggi, sarebbero del tutto sommarie. Le qualità di Sensi sono indiscutibili, anche se non ha reso come ci si aspettava resta un elemento di assoluta importanza. In ogni caso, parlare di calciomercato adesso che siamo ad aprile è prematuro a dire poco". 

Contro la Fiorentina il Monza affronterà un'altra squadra impegnata un Europa. Pensa che questo potrà essere un vantaggio per i biancorossi?
"Sicuramente l'appuntamento infrasettimanale incide parecchio sulla condizione di una squadra. Essere impegnati in un quarto di finale europeo ti toglie senza dubbio energie e concentrazione, a risentirne alla fine è ovviamente anche la condizione fisica, dunque mi sento di dire che il Monza su questo punto di vista è avvantaggiato. La Fiorentina pagherà sicuramente l'estenuante sfida di Conference League". 

Italiano e Palladino sono due tra i tecnici emergenti più promettenti. Come si svolgerà la gara in panchina?
"Sono due tecnici che stanno facendo molto bene nella categoria. Italiano, a differenza di Palladino, ha già accumulato una certa esperienza in massima serie. Entrambi curano in modo perfetto la preparazione alla partita, studiando maniacalmente l'avversario e adeguando il loro gioco alla rosa che hanno di fronte. Questo permette alle loro squadre di mantenere sempre il pallino del gioco in ogni situazione, esprimendo qualità e concretezza. Per tali motivi, credo che quella di domenica sarà una grande partita". 

Che ricordi conserva delle sue esperienze a Monza e Firenze?
"Quando sono arrivato al Monza ero molto giovane, circondato da un ambiente fresco e stimolante. In Brianza ho vissuto degli anni molto belli, insieme ai miei compagni di squadra ho anche alzato la Coppa Italia di Serie C. A Firenze sono rimasto tre stagioni, ero più maturo. In viola sono riuscito a vincere due trofei".