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Rete Brianza Pride ha espresso profonda soddisfazione per quanto realizzato ad Arcore. Un Pride che ha saputo dare valore a un territorio importante del Paese e che ha visto una partecipazione calorosa e convinta.
Nonostante i momenti di leggerezza e satira, l’edizione 2025 si è distinta per la forza dei contenuti. Portare in strada discorsi intersezionali e ribadire che i valori costituzionali appartengono anche alla comunità LGBTQIA+ è stato un gesto politico e civico di portata innovativa.

Drag e attivismo: l’arte come atto politico

Tra i protagonisti spicca Priscilla, al secolo Mariano Gallo, che ha portato ad Arcore il Dragtivism Tour insieme ai collettivi drag Brigate Rosa, Drag Attack, Fernando e le AMOH.
Le performance hanno dimostrato che l’arte drag è molto più di una caricatura: può diventare un potente strumento di lotta politica, culturale e sociale. Un segnale forte, che ha colorato e dato spessore al Pride.

Volontari, pioggia e resilienza: la forza della comunità

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Un grande applauso è andato anche ai tanti volontari che hanno reso possibile la manifestazione. Nonostante una violenta perturbazione poco prima del corteo, l’organizzazione ha garantito carri, interventi e musica grazie alla filodiffusione.
La pioggia non ha fermato le circa 3.000 persone che hanno scelto di sfilare: un chiaro messaggio di unità e determinazione.

Brianza Pride e politica: la denuncia al Comune di Arcore

Un passaggio decisivo dell’edizione 2025 è stato l’annuncio della denuncia contro il sindaco di Arcore, Maurizio Bono, e la sua giunta.
La decisione nasce dai gravi fatti del 2023, quando l’amministrazione, invece di mantenere un ruolo super partes, attaccò e diffamò i volontari del Pride.
La questione riporta al centro il rapporto complesso tra istituzioni locali e diritti civili, aprendo un nuovo fronte di dibattito politico e culturale.

Festa, comunità e futuro del Pride in Brianza

Pur senza una piazza finale, le feste organizzate all’Arci Blob e al Suraja Café hanno registrato il tutto esaurito, confermando la voglia di comunità e socialità che il Pride riesce a generare.
Ora lo sguardo è rivolto al futuro: il 15 novembre si terranno gli Stati Generali del Brianza Pride, tappa cruciale per rilanciare e costruire un 2026 ancora più partecipato.